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La Lazio mostra i suoi nuovi gioielli

Il ds Tare presenta Acerbi, Durmisi, Berisha, Correa, Badelj, Proto e Sprocati

Giorgia Baldinacci
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Sfilano uno dopo l'altro i sette nuovi acquisti della Lazio, presentati in conferenza stampa nel centro sportivo di Formello. Da Acerbi a Durmisi, da Berisha a Correa, da Badelj a Proto e Sprocati. "Non ho in mente di sostituire de Vrij, ha fatto bene qui ma ora ci sono io e guardo solo me stesso. Devo dimostrare di essere da Lazio, i paragoni dovete farli voi". Così ha esordito il difensore Francesco Acerbi chiamato a prendere il posto dell'olandese. "È stata una trattativa lunga, ma ci siamo voluti fortemente. Ho dato la mia parola alla Lazio e ho lottato per venire qui", ha spiegato l'ex Sassuolo sull'affare con i biancocelesti. Lo conferma anche il ds Tare: "C'è stata la possibilità di prenderlo già lo scorso anno, dopo l'addio di de Vrij abbiamo puntato fortemente su Acerbi". Il centrocampista Berisha intanto prova a farsi perdonare: "Ho apprezzato i tifosi, che dopo quanto successo lo scorso anno in Europa League con il Salisburgo, mi hanno accolto comunque con affetto. Quella è stata una notte magica, dopo il gol di Immobile è andato tutto a nostro favore e contro la Lazio". "Mi piace la concorrenza e la competitività, è quello che ti spinge a fare meglio. Non ho avuto molti dubbi quando ci siamo sentiti". Così Milan Badelj ha risposto alla chiamata del ds Igli Tare quando gli ha chiesto di accettare l'offerta della Lazio. "Una risposta che mi ha colpito molto", ha detto il dirigente. "Mi ha convinto il progetto, questa è una società seria che ha le potenzialità per fare bene in campionato e in Europa League". Dulcis in fundo c'è il Tucu, "un giocatore diverso da quello che ricordate alla Sampdoria", ha detto il ds Tare. "Se l'obiettivo è la Champions? La Lazio fa bene da anni e può lottare per i primi posti. Sono qui per aiutare la squadra a ripetersi". Queste le dichiarazioni di Joaquin Correa, alla conferenza di presentazione nel centro sportivo di Formello. "Quando è uscita la possibilità di venire qui, ho detto al mio procuratore di non pensarci due volte", ha spiegato l'ex Siviglia.

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