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Leiva in dubbio, Inzaghi cambia la Lazio

Possibile inserimento di Anderson dall'inizio con Milinkovic più arretrato

Gianluca Cherubini
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Con il Crotone per tornare alla vittoria e ritrovare i tre punti all'Olimpico. Simone Inzaghi ha caricato la squadra, quella di sabato vale come una finale e per l'occasione ritroverà Ciro Immobile, squalificato a Bergamo contro l'Atalanta. A disposizione anche Felipe Anderson e Wallace, che potrebbe soffiare il posto in difesa a Bastos. Per la panchina invece ci sarà Luis Nani, recuperato completamente dalla lesione all'adduttore rimediata nel match di Europa League con il Vitesse. Preoccupano intanto le condizioni di Lucas Leiva, assente questa mattina a Formello, non ha ancora superato la botta al piede subita allo stadio Atleti Azzurri d'Italia. Per questo motivo il mister sta riflettendo sulla possibilità di cambiare modulo e passare al 3-4-2-1: Luis Alberto e Felipe Anderson alle spalle di Immobile. Oppure il classico 3-5-2 con Murgia interno a destra e Parolo in cabina di regia. Si vedrà, la squadra tornerà ad allenarsi anche domani, sempre alle 12.00 per abituarsi all'orario della partita (arbitra Calvarese). Infine il presidente Lotito - alla cena di Natale del club - ha chiesto massimo impegno ai suoi giocatori: “Voi dovete scendere in campo con la voglia di vincere perché dovete dimostrare alle persone meno fortunate che attraverso le vostre vittorie possono riscattarsi anche loro, e ottenere i risultati che meritano. Ogni anno facciamo i discorsi di Natale e ci chiediamo cosa c'è sotto l'albero. Mi è piaciuto il mister che ha detto che la prima cosa è la salute, la serenità e la voglia di continuare con questi comportamenti, perché noi siamo non soltanto l'emblema di questi valori, dobbiamo testimoniarli e fare proseliti. Dobbiamo trasformare il sistema perché questi valori incarnano i valori della società civile e in un momento in cui c'è una crisi che tutti toccano con mano quotidianamente, abbiamo l'obbligo e la responsabilità di essere un esempio per tutti quanti e per dare una speranza in un mondo completamente diverso, un futuro diverso. Lo dico con orgoglio, perché più volte ultimamente ricevo testimonianze in tal senso. Ho sentito il presidente Percassi e mi ha detto: “Che partita, hai una squadra incredibile”. Era il nostro avversario sul campo ma siamo persone che hanno una forma di sensibilità e di empatia, con lui abbiamo un tracciato comune. Tutti criticano ma nessuno fa niente per cambiare questo mondo che ha bisogno di modelli, di stereotipi, di riferimenti che siete voi, lo dico con molta tranquillità. In alcuni contesti mi dicono che la differenza è che i miei giocatori sono sempre disponibili ad un sorriso, a una fotografia, gli altri neanche danno l'opportunità di stringere la mano perché si sentono delle persone superiori. Noi invece dobbiamo incarnare l'umiltà, la incarniamo sul campo, e se manterremo questa umiltà, determinazione e voglia di dire noi ci siamo, vedrete che avrete la possibilità di portare dei risultati incredibili, ma regalerete entusiasmo e voglia di vivere non solo a tutti i laziali, ma a tutta la società civile e al mondo che ci circonda che ha bisogno di riferimenti come voi”.

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