IMMOBILE SCATENATO

Lazio più forte delle emergenze: tris al Verona

Davide Di Santo

Una Lazio ampiamente rimaneggiata banchetta al "Bentegodi", come già accaduto alla Fiorentina, contro un Verona che è ancora ben lontano dall’essere una squadra. I viola avevano calato un pokerissimo, la squadra di Inzaghi si "ferma" a tre (a zero) con Immobile che fa praticamente quello che vuole: doppietta e assist per il primo gol in biancoceleste di Marusic. Pecchia sembra già in bilico: scaligeri penultimi e fischiati, non segnano dal rigore di Pazzini al Napoli (unico gol fatto finora) e hanno la peggiore difesa dopo il Benevento. L’ex vice di Benitez parte chiedendo a Romulo di sacrificarsi in copertura e lanciando Bearzotti titolare sull’ala destra in un duello tutto corsa con Lukaku. Pazzini c’è, a sinistra gioca Valoti. Inzaghi rattoppa la difesa falcidiata nel match contro il Napoli con Luiz Felipe perno della difesa a tre e Patric nell’inedito ruolo di centrale di destra, a sinistra ecco Radu. Dopo venti minuti senza sussulti al 22’ Luis Alberto aggancia in maniera deliziosa un pallone sulla trequarti e verticalizza per Immobile, scarico a destra per Marusic che irrompe in area e viene steso da Souprayen. Il Var conferma e Immobile realizza dal dischetto con una conclusione centrale che inganna Nicolas. Forte del vantaggio la squadra di Inzaghi alza il baricentro con il possesso palla per sporcare l’uscita del pallone degli avversari dalla difesa e cercare il colpo del ko. L’unico che abbozza una reazione è il giovane Bearzotti, autore di un paio di discese senza frutto. Ma la produzione offensiva gialloblu è praticamente nulla fino all’intervallo, con l’eccezione di una punizione defilata di Fossati al 43’ sulla quale Strakosha compie un prodigio. La squadra di Pecchia appare dimessa e Ciro Immobile è spietato al 41’ quando affonda come una lama nel burro per il 2-0 biancoceleste: Luiz Felipe parte in percussione centrale dalla difesa e arriva fino alla linea di metà campo appoggiando per l’attaccante della Nazionale, che duetta sulla trequarti con Marusic, riceve il pallone di ritorno, salta due avversari in slalom e scarica alle spalle di Nicolas. Fischi dai tifosi di casa al duplice fischio. Vista la sterilità offensiva dopo l’intervallo Pecchia rafforza le sue bocche di fuoco con Kean e Cerci per Souprayen e Zaccagni: Verona con un 4-4-2 iper-offensivo con Valoti e l’ex Atletico Madrid sulle fasce e Kean in appoggio a Pazzini mentre Bearzotti scala terzino. I cambi danno una sterzata se non altro nel temperamento ma la Lazio tiene botta e alla prima occasione colpisce, con la difesa di casa ancora una volta impreparata: Lulic da sinistra al centro per Immobile che, circondato da quattro avversari, apparecchia dall’altro lato per l’accorrente Marusic che, tutto solo, trafigge col piatto destro Nicolas per la terza volta. La partita si addormenta, l’ingresso del «blaugrana» Lee nei padroni di casa non sortisce effetti e anzi è Luis Alberto a sfiorare il poker mandando sull’esterno della rete dopo uno scambio stretto con un compagno. Poi la squadra di Inzaghi gestisce le forze e controlla in scioltezza fino al triplice fischio. I tre punti valgono la quarta vittoria in campionato e il quarto posto in classifica scavalcando il Milan.