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La Lazio crolla all'Olimpico, Napoli a punteggio pieno

Davide Di Santo
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Il Napoli supera anche il test Lazio e resta in testa alla classifica a punteggio pieno. Allo stadio Olimpico la squadra di Sarri fatica nella prima mezz'ora, va sotto nel punteggio ma poi reagisce e nella ripresa dilaga: finisce 1-4, prima sconfitta stagionale per la formazione biancoceleste dopo cinque vittorie e un pareggio tra campionato e coppe. Eppure, proprio come nelle partite vinte contro Juventus e Milan, la Lazio imposta il big match del turno infrasettimanale senza timori reverenziali e gioca un buon primo tempo. Stavolta, tra l'altro, gli uomini di Inzaghi non concedono agli avversari i primi dieci minuti, come era successo contro le altre due big. Squadra raccolta con l'ormai classico 3-5-2 e ripartenze veloci, ma non solo. Se c'è un merito della Lazio nel primo tempo, infatti, è quello di non rinunciare al possesso palla: il dato in perfetta parità al termine dei primi 45 minuti lo dimostra. Il Napoli, dal canto suo, prova a sfondare soprattutto a sinistra, dove Insigne, Hamsik, Ghoulam e Mertens si addensano per creare gioco, ma non riescono a scardinare la difesa biancoceleste. La sfida resta così in equilibrio per mezz'ora, senza vere occasioni da gol e con una protesta ingiustificata di Immobile per un presunto contatto in area con Reina. Il primo tiro in porta del match porta la firma di Insigne al minuto 26, un destro al volo su cross di Callejon bloccato con sicurezza da Strakosha. Al 29' arriva l'episodio che sblocca la partita: la LAZIO conquista il primo corner del match, Hamsik devia il cross sul proprio palo e pochi secondi dopo, sullo sviluppo dell'azione, Immobile regala un assist perfetto che de Vrij spinge in porta da pochi passi. Il gol subito sveglia il Napoli, che prova a cambiare ritmo. Ad accenderlo ci pensa Mertens con un assist perfetto per Hamsik: il centrocampista slovacco salta Strakosha e calcia da posizione defilata colpendo il palo. Al 45' la scena si ripete ma stavolta l'occasione capita sui piedi di Callejon, scattato in posizione dubbia sul lancio di Insigne: Strakosha evita le polemiche con una gran parata di istinto. Il primo tempo finisce cosi' con la Lazio in vantaggio, ma la partita e' gia' cambiata. E cambia ancor di piu' quando, al rientro dopo l'intervallo, Inzaghi è costretto a sostituire de Vrij con Murgia, dopo aver dovuto rimpiazzare Bastos con Marusic a meta' primo tempo. Il 3-5-2 della Lazio è cosi' rivoluzionato: Leiva arretra al centro della difesa e dimostra subito di non essere a suo agio nel nuovo ruolo, come domenica scorsa a Genova. E allora per trovare il pareggio il Napoli impiega soltanto nove minuti: sul corner di Ghoulam la retroguardia biancoceleste dimentica Albiol, Strakosha si oppone ancora ma nulla puo' sulla ribattuta di Koulibaly. Nei successi otto minuti la squadra di Sarri affonda l'avversario: la rete del vantaggio e' firmata da Callejon su assist di Hamsik, il terzo gol e' un capolavoro di Mertens, poi Insigne sfiora il poker colpendo il secondo palo partenopeo della serata. Siamo al 62': la Lazio, in totale confusione, alza bandiera bianca e al minuto 73 resta addirittura in dieci per l'ennesimo problema muscolare, stavolta capitato a Basta. Il resto del match è un allenamento agonistico a basso ritmo degli uomini di Sarri, concluso al 92' dal rigore del definitivo 1-4 trasformato da Jorginho. Il Napoli vince e sogna, la Lazio conta gli infortunati.

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