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Doppietta al Bologna: Immobile fa volare la Lazio al quarto posto

Davide Di Santo
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Nel segno di Ciro Immobile. La Lazio conclude la settimana perfetta dopo il successo con l'Udinese e quello del derby di Coppa Italia con la Roma battendo per 2-0, grazie alla doppietta del suo bomber, salito a quota 16 gol in campionato, un Bologna contestato e sempre più in crisi d'identità, oltre che di risultati, avendo collezionato appena due punti nelle ultime sette partite. Per fortuna di Donadoni alle spalle del Bologna si muove poco o nulla. Lanciatissima invece la Lazio, che si riprende il quarto posto scavalcando Inter e Atalanta: la zona Champions è di nuovo distante appena quattro lunghezze. Sorpresa Donadoni, conferma Inzaghi. Il Bologna parte con un'inedita difesa a tre e Verdi alle spalle di Petkovic (panchina per Destro e Krejci), una mossa forse per affrontare uomo contro uomo una Lazio che, come nel derby di Coppa Italia vinto con la Roma, ripropone Milinkovic e Felipe Anderson alle spalle di Immobile. Con questo modulo più coperto, però, il Bologna non riesce mai a tenere il pallone tra i piedi e permette alla Lazio di fare il bello e il cattivo tempo. È vero che i biancocelesti passeranno al primo assalto (cross di Lulic e colpo di testa di Immobile, perso da Maietta ed Helander, gol numero 15 per l'ex Torino), ma è ancora più vero che saranno almeno tre le occasioni per il raddoppio fallite in maniera piuttosto clamorosa. Si parte proprio con Immobile, che fa tutto bene tranne il tiro, altissimo, a tu per tu con Mirante; poi Anderson, lanciato da Milinkovic, sbaglia l'ultimo controllo e consegna il pallone al portiere rossoblù decisivo sulla conclusione a botta sicura di Milinkovic, poco freddo dopo l'uno-due con Anderson. Il Dall'Ara mormora, il Bologna appare in confusione: Viviani prova a scuoterlo con un'intelligente punizione rasoterra (bravo Strakosha a non lasciarsi sorprendere) e a portare il pressing su Biglia per la più grande chance felsinea dei primi 45'. Petkovic spara fuori da ottima posizione. Prima del duplice fischio di Russo, accompagnato dai fischi del pubblico che aveva in precedenza ricordato Lucio Dalla a cinque anni dalla morte, c'è anche il destro di Basta parato da Mirante. La punizione (larga) di Viviani dà il via a una ripresa che vede il Bologna più convinto e una Lazio che perde subito Biglia per infortunio (dentro Murgia) e rischia sull'invito di Dzemaili per Verdi (attento Strakosha). Quando riparte, la Lazio è sempre pericolosa: Mirante mura Immobile, poi Anderson è in fuorigioco. Dopo l'ora di gioco, Donadoni decide che è il momento di lanciare Destro: fuori Verdi, l'ex romanista fa coppia con Petkovic; Inzaghi risponde con Keita per Anderson. Mette il punto esclamativo sulla partita Immobile: lanciato da Milinkovic, firma il gol numero 16 in contropiede, mostrandosi stavolta freddissimo davanti a Mirante. Tira un sospiro di sollievo Inzaghi, mentre Donadoni, sconsolato, si gioca le carte Pulgar e Krejci per il disperato assalto finale. Non cambierà nulla. Anzi, Murgia (traversa su angolo) e Parolo (diagonale a lato) vanno vicini al tris. Applausi alla Lazio, alla terza vittoria consecutiva; fischi per un Bologna incapace di ritrovarsi.

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