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La Lazio riparte, Milinkovic e Parolo archiviano la Sampdoria

Gianluca Cherubini
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Riecco la Lazio, si rialza al Ferraris contro la Sampdoria, Milinkovic e Parolo firmano il successo scaccia derby. I biancocelesti saltano a quota 31 punti in classifica, la reazione mentale - chiesta da Inzaghi alla vigilia - è arrivata puntuale. Tra i migliori in campo Felipe Anderson, imprendibile e autore di due assist vincenti. PRIMO TEMPO  “Uniti...Ripartiamo”, urla il settore ospiti riservato ai tifosi laziali (circa 600) attraverso uno striscione. Sul campo Inzaghi conferma il 4-3-3 provato in settimana a Formello, fuori Keita e dentro Lulic (alto nel tridente). Tra i titolari anche Marchetti e Wallace, protagonisti in negativo nel derby di una settimana fa contro la Roma. I biancocelesti partono meglio, a destra Felipe Anderson è imprendibile, al centro Milinkovic e Parolo aiutano Biglia in fase di non possesso. La Sampdoria invece prova a rendersi pericolosa soltanto in contropiede con Muriel e Quagliarella. Una buona occasione arriva al 15' grazie ad un colpo di testa di Immobile, pescato in area di rigore da Felipe Anderson, la conclusione però finisce tra le braccia di Puggioni. Funziona bene l'intesa tra il centravanti napoletano e l'esterno brasiliano, i blucerchiati soffrono la velocità sulle corsie esterne, a centrocampo regna la confusione. Meglio comunque la Lazio, più attiva e concreta con il pallone fra i piedi. In difesa i padroni di casa giocano sistematicamente sulla linea del fuorigioco, un vero incubo per Ciro Immobile, che casca nella trappola per ben cinque volte consecutive. A quattro minuti dalla fine però si illumina Felipe Anderson e la partita cambia all'improvviso: scatto e dribbling su Linetty, cross in mezzo e colpo di testa del solito Milinkovic Savic che batte Puggioni. Inzaghi entra in campo per esultare insieme a tutta la panchina. Passa qualche secondo e Immobile sfiora il raddoppio con un destro a giro, ma il portiere della Sampdoria si supera e respinge la sfera. Allo scadere però non può nulla su Marco Parolo (primo gol in campionato): settimo assist della stagione di Felipe Anderson e spaccata vincente in area di rigore del centrocampista ex Parma. Due a zero e tutti negli spogliatoi.   SECONDO TEMPO Nella ripresa subito un cambio per la Lazio: dentro Strakosha e fuori Marchetti (fastidio muscolare, flessore). Per la Sampdoria invece Praet per Bruno Fernandes. Ci prova Muriel dopo pochi secondi, sinistro in diagonale altro sopra la traversa. Dall'altra parte però risponde in contropiede uno straordinario Felipe Anderson, discesa sulla destra e tiro potente verso la porta, bravo Puggioni a respingere. Al 15' reclama un calcio di rigore la Samp per un contatto in area tra Wallace e Schick: giusta la valutazione del fischietto di Nola che lascia giocare (considerato come un normale contrasto di gioco). Passano tre minuti e sul piede destro di Immobile passa la palla del 3-0: bravo però Puggioni a uscire e a far rimpallare la sfera sulle gambe dell'attaccante. Inzaghi cambia Biglia (contusione al ginocchio) con Keita. Lulic si sposta a centrocampo, Parolo in regia e il senegalese nel tridente offensivo. Ancora una volta vicino al colpo del K.O. Immobile, lanciato in contropiede da Keita, calcia di poco fuori. Ci prova ad accorciare le distanze la Sampdoria su punizione con Quagliarella, strepitosa la risposta del giovane Strakosha in due tempi. Al 43' segna il gol della speranza Schick con un sinistro dalla distanza. C'è tempo anche per un giallo a Parolo: il centrocampista era diffidato, salterà la sfida con la Fiorentina. Dopo cinque minuti di recupero arriva il fischio finale del signor Russo. La Lazio riprende il volo.

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