Tucson scopre la passione ibrida
La Tucson cambia faccia e aggiorna il suo cuore ibrido. La quarta generazione del suv coreano si rinnova dal punto di vista estetico, diventa più appariscente e accattivante per il pubblico europeo. Frontale imponente, mascherina che integra i fari rigorosamente al led e che vengono “nascosti” nella griglia anteriore.
All’interno l'auto è molto più spaziosa di quanto ci si possa aspettare, le rifiniture, seppur di plastica, sono ben curate e nell’insieme la sensazione è assolutamente gradevole. Insomma sono degli interni essenziali, ma funzionali senza dimenticare gli interventi tecnologici. Cruscotto digitale con schermo da 10.3 pollici, applicazioni multimediali in grado di collegarsi a tutto con una grafica molto chiara.
Notevole anche la capacità di carico che arriva fino a 1795 litri con tutti i sedili sdraiati e anche le sedute sono comode e pensate per la famiglia.
Sotto al cofano batte un nuovo motore ibrido potente e leggero da 48 V, col 1.6 turbo da 150 cavali, anche con il cambio robotizzato a doppia frizione. Ma c’è anche una full hybrid con un motore 1.6 abbinato a un’unità elettrica che in totale erogano 230 cavalli: anche questa con cambio automatico, tutte sono 4x4.
L'instancabile Forester mette la sesta
La versione in prova, la 1.6 T-GDi 2WD mild hybrid da 150 CV, ha un bel brio e non consuma tanto. Perfetta per chi usa in mezzo al traffico cittadino, per il quale è sempre consigliabile il cambio robotizzato: questo è a doppia frizione a 7 marce DCT. L’allestimento XTech offre una buona dotazione di sicurezza, con sette airbag, sistema di mantenimento in corsia e quello che riconosce i segnali stradali e li ripropone nel cruscotto. Insomma nel complesso una vettura molto equilibrata e giusta per l’uso in una grande città italiana. Il costo? Per averla servono poco più di 33mila euro, ai quali vanno detratti gli incentivi governativi.