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La svolta del telepedaggio

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Si è appena conclusa la Settimana Europea della Mobilità, la campagna di sensibilizzazione più importante della Commissione Europea sulla mobilità urbana sostenibile, che ha promosso il cambiamento comportamentale a favore della mobilità attiva, del trasporto pubblico e di altre soluzioni di trasporto pulite e intelligenti.

 

Ma le aziende a vario titolo protagoniste della mobilità come interpretano questa spinta green? Uno dei modi per usare l’auto, inquinando meno, oltre ad avere motorizzazioni più evolute, è utilizzare un dispositivo molto noto, il Telepass, esempio di smart mobility che recentemente è stato oggetto di uno studio condotto dall’università Ca’ Foscari Venezia, che ha calcolato il risparmio di emissioni inquinanti evitate nel 2023 solamente usando il piccolo device da installare in auto: oltre 72mila di tonnellate di Co2 in meno, equivalenti (per dare l’idea) a oltre 10mila viaggi intorno alla Terra. Lo studio dell’università veneta ha evidenziato un calo del 18% delle emissioni inquinanti rispetto all’anno precedente solo grazie al dispositivo di telepedaggio, introdotto nel 1990, che evita lo stop and go al casello per il ritiro ed il pagamento del ticket autostradale. Va considerato che nel 2023 sono stati oltre 435 milioni i chilometri percorsi sulla rete autostradale italiana, con una media di transiti giornalieri di 2,7 milioni di veicoli, di cui oltre 300.000 mezzi pesanti.

 

Se il Telepass è dunque, un abilitatore della mobilità green, l’operatore energetico On Charge, startup partita proprio da Roma dove è diventato il primo operatore privato installando circa 1000 colonnine elettriche, ha esteso il suo piano di elettrificazione destinato alla mobilità ai borghi più belli d’Italia, che sono oltre 300. Al momento sono 192 i punti di ricarica installati in circa 90 Borghi, con l’obiettivo di sviluppare una mobilità elettrica in territori meno serviti e un nuovo tipo di turismo slow, a bordo di auto a emissioni zero.

Infine, non si può parlare di mobilità sostenibile, senza citare i colossi del trasporto merci su gomma: i camion. Un progetto europeo H2Accelerate ha coinvolto tre case produttrici, Mercedes, Volvo e Iveco, per produrre 150 camion a celle a combustibile in nove stati membri europei entro il 2029. Questa prima distribuzione, su larga scala, sarà supportata da una nuova rete di stazioni di rifornimento di idrogeno, che attualmente in Italia sono solamente due.

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