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L'energia tedesca di Grandland

Giovanni Massini
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Grandland si rinnova “Totalmente” e nasce sulla piattaforma STLA Medium di Stellantis, specifica per mezzi elettrici. In Opel lo vanno ripetendo da tempo: entro il 2024, tutta la gamma avrebbe avuto almeno una versione elettrica e con la nuova Grandland, la previsione è stata rispettata. Look e contenuti, si ispirano alla concept Experimental, presentata all’IAA Mobility di Monaco, che anticipava i nuovi tre pilastri del marchio: design audace, puro ed essenziale; riduzione dell’impronta di CO2; modernità tedesca per proporzioni e soluzioni tecniche, come le sospensioni FSD (Frequency Selective Damping), in grado di assicurare comfort, ma anche tenuta ad alte velocità (non dimentichiamo, che molte autostrade tedesche sono free limits).

La nuova Grandland è cresciuta un po’: lunghezza (+173 mm) 4650 mm; larghezza (+64 mm) 1905 mm; altezza (+16 mm) 1660 mm; con un bel bagagliaio, che va dai 550 ai 1.641 litri, più altri 35 litri di vani portaoggetti e sedili settabili 40/20/40. Iniziamo a parlare dell’elettrico, che non ha cromature o altri materiali, che comportano procedimenti inquinanti (anche gli interni sono fatti con il 100% di tessuti riciclati) e che monta uno dei pacchi batterie più grossi del mercato: ben 98 kW, anche se in seguito ne arriverà uno più piccolo, presumibilmente intorno ai 73 kW.

Al top l’autonomia, dichiarata in 700 km (sempre secondo protocollo Wltp), che diventano circa 400 a velocità costante di 130 km/h. Per quanto riguarda i tempi di ricarica, succhiando energia elettrica a 160 kW, si fa dal 20 all’80%, in circa 26 minuti. Non abbiamo informazioni specifiche sulle motorizzazioni, saranno rese note con i listini, ad ottobre, ma possiamo comunque ipotizzare, visto che parliamo di Stellantis. Per l’elettrica, ci potrebbe essere il motore da 210 Cv. Visto che i numeri li fano ancore le elettrificate, sicuramente, troveremo in gamma anche: un mild-hybrid a 48 volt, che dovrebbe essere quello da 136 Cv, su base del collaudatissimo 1.2 litri, 3 cilindri turbo, supportato da un elettrico, integrato nel cambio (un automatico robotizzato); un plug-in (tipologia di auto che offrono una buona percorrenza in elettrico, in questo caso 85 km, con la possibilità di ricaricare alla spina) e ce n’è uno in casa da 200 Cv.

Tra le chicche tecnologiche più intriganti: il nuovissimo sistema “Intelli-Lux Pixel Matrix HD Light”, davvero ai vertici del segmento, in grado di offrire un fascio di luce ad altissima risoluzione, grazie a più di 50.000 elementi. Sul frontale, troviamo il “Vizor 3D”, con il classico logo Opel, il Blitz, illuminato. Illuminata anche la scritta “Opel”, sul posteriore. Completamente digitale la strumentazione, strutturata su un driver display di proporzioni ridotte, con i dati salienti affidati ad un grosso head-up display Intelli-HUD, poi c’è l’enorme schermo touch per l’infotainement, da 16 pollici. A livello d’intelligenza, c’è anche chat gpt.

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