La Tucson si rinnova
“La Tucson – ha detto Andrea Crespi, presidente Hyundai Italia – è la nostra bandiera”. Questo C-Suv, in effetti, rappresenta l’anima stessa della casa coreana, primo, nel 2023 nel canale privati nazionale, della sua categoria full-hybrid e comunque, il C-Suv più venduto in Europa. Questa di cui stiamo parlando, resta una quarta generazione aggiornata, soprattutto sotto il punto di vista della vivibilità a bordo. Invariate le dimensioni: 4.510 mm di lunghezza (4.520 la N-Line), con una super bagagliaio, che va dai 616 ai 1.795 litri, abbattendo i sedili posteriori (frazionabili 40:20:40), con portellone posteriore automatizzato. L’estetica resta ancorata a quel suo gradevole look muscoloso, cambia poca roba: una nuova calandra anteriore, con nuovi fari Led, paraurti anteriore ridisegnato, nuovi cerchi ed una nuova firma luminosa posteriore, dove il tergilunotto scompare nello spoiler.
Dentro, invece, tutta un’altra storia, ad iniziare dal pannello centrale, composto da driver display e touch screen centrale: un unico blocco semicurvo, che unisce due schermi da 12.3 pollici, poi c’è anche l’head-up display da 12 pollici. Cambia anche il bracciolo centrale, completo di porta oggetti, portacellulare ed altro. La dotazione comprende anche 4 prese Usb ed un caricabatterie wireless, per gli smartphone, che indica la carica raggiunta. Non manca il controllo vocale, col quale si possono anche aprire e chiudere i finestrini.
La chiave è elettronica, di ultima generazione, che funziona con smartphone e smart watch, condivisibile per un massimo di 7 persone. Anche se, ormai da qualche anno, è iniziata una insensata battaglia contro il gasolio (motorizzazione che in questo segmento di mercato copre comunque il 14% dei C-Suv), in Hyundai hanno pensato “Bene”, di mantenere in gamma un bel diesel, ancora la soluzione più appetibile, per chi macina tanti chilometri l’anno e per il momento niente elettrica pura, solo mild hybrid, full hybrid e plug-in. Diamo uno sguardo: 1.6 benzina mild, da 160 Cv, disponibile con cambio manuale o automatico; 1.6 diesel da 136 Cv, solo automatico; full-hybrid su base 1.6 benzina, solo automatico, da 215 Cv, disponibile anche con trazione integrale; plug-in da 253 Cv, solo automatico e solo integrale.
A livello di Adas, troviamo il cruis adattivo ed anche il sistema che ti avvisa di pericoli in svolta. La versione baricentrica, secondo Hyundai ed anche secondo noi, è la full-hybrid 2WD, versione che per emissioni accede ai contributi ed è proprio quella che abbiamo voluto testare. Siamo vicino la stazione di Rogoreto, presso la nuova concessionaria Autotorino, partner storico di Hyundai, saliamo in auto e ci dirigiamo fuori città. Molto simpatico il nuovo cambio, posizionato dietro al volante, semplicissimo e super intuitivo. La risposta del motore è sempre pronta, anche in elettrico e, se si mette in “Eco”, si possono utilizzare i paddles al volante, per selezionare il rallentamento dell’auto, non abbiamo potuto girare tanto da poter fare una stima realistica dei consumi (la strumentazione ci ha accreditato circa 17 km/litro). I prezzi partono dai 32.850 euro, ma la nostra Business, una delle versioni più accessoriate, da 39.000 euro, con i contributi la si porta a casa con 33.600 euro.