Il nuovo passo corto del mito inglese
Land Rover Defender 90, inarrestabile
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Praticamente perfetta! Un’auto così gli appassionati del settore la aspettavano da tempo e la nuova Land Rover Defender 90, o meglio la «passo corto» a due porte, non li ha lasciato insoddisfatti. È anche troppo per certi versi, perché all’inarrestabilità che ne ha fatto la forza nella lunga storia decennale della sua antenata, va aggiunto un comfort impensabile per un’auto così. Vero, non costa poco, ma i 56 mila euro del modello d’attacco ci stanno tutti: poi se si sale di livello le cifre lievitano rapidamente, ma per chi può permetterlo sono davvero ben spesi.
Quarantaquattro centimetri più corta della «lunga» 110, misura nel complesso 4,58 metri e resta fedele al look della nuova versione con quelle forme ispirate alla celebre progenitrice eppure così moderne oltre che ricche di dettagli ricercati.
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La Land Rover Defender 90 è proposta d’ingresso con il benzina 2 litri da 300 CV. Ma noi abbiamo provato la mild hybrid sempre a benzina con il tremila 6 cilindri da 400 CV: ma c’è anche una versione ibrida leggera con il 3.0 diesel ed è previsto a breve l’arrivo anche di una «mostruosa» V8 a benzina da 525 CV.
La meccanica è incredibile, il raffinato sistema di trazione integrale a controllo elettrico Terrain Response consente di agire in cinque modalità in maniera di agire sia sulla trazione che sulla ripartizione della coppia sulle ruote. E c’è anche un sistema denominato Atpc che permette di mantenere costante la velocità (bassa) in caso di fondi molto difficili da affrontare (vedi ghiaccio o fango): questo «optional» è però disponibile solo sulle versioni più accessoriate.
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Ma numeri e dati tecnici a parte, la cosa migliore da fare con questo Defender 90, è guidarlo. Altezza da terra stellare (le altre vetture nel traffico sono rasoterra) e una sensazione di solidità impressionante: insomma sembra quasi di guidare un grosso carro armato che si comporta però come un’utilitaria. Ottimo il comfort, anche grazie alle sospensioni che, favorite dai pneumatici non troppo ribassati, assorbono efficacemente le sconnessioni dell’asfalto.
La risposta è docile quando lo tratti con moderazione, ma diventa una belva assetata di sangue se spingi giù il pedale dell’acceleratore. Insomma, una bel mezzo che anche nella guida giornaliera si districa con agilità nonostante le dimensioni non proprio contenute: oltre ad essere più corta pesa anche circa cento chili meno della versione 110.
Infine i consumi: il computer di bordo indica circa 10 chilometri con un litro di benzina: viste dimensioni e cilindrata non male.