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Roma-Monza, la moviola di Calvarese: ritorno tranquillo per Maresca

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Fabio Maresca tornava ieri sera ad arbitrare una gara di Serie A dopo più di sei mesi: l'ultima direzione era stata il diciassette agosto a San Siro, in Milan-Torino. Due i motivi di questa assenza così lunga: in primis, il caso delle presunte minacce di morte rivolte a un calciatore durante una partita diretta in Kuwait; in seguito alcuni problemi fisici, che lo hanno tenuto "ai box" fino ai primi giorni di febbraio. Dopo qualche mese a Lissone, in sala VAR spesso col ruolo di AVAR, era tornato a calcare i campi l'8 febbraio, in Serie B, con Frosinone-Catanzaro; la settimana dopo aveva diretto Cesena-Pisa; ora il tanto atteso rientro nel massimo campionato. 

La partita dello Stadio Olimpico non è mai in bilico dal punto di vista del risultato e presenta poche difficoltà per un arbitro della sua capacità ed esperienza, che in carriera ha già diretto tutte le partite più importanti del campionato.

PRIMO TEMPO

Il direttore di gara fa capire da subito l'intenzione di stabilire e mantenere un'elevata soglia tecnica, non fischiando su alcuni interventi al limite: saranno solo 4 (2 per parte) i falli della prima frazione. Nessun episodio di rilievo nelle due aree. Altissima anche la soglia disciplinare: perdona prima Matias Soulè per un fallo su Stefan Lekovic e poi Andrea Carboni su Tommaso Baldanzi, ma fa bene, gestendo con personalità la situazione. 

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SECONDO TEMPO

Anche nella ripresa, Maresca conferma la sua propensione a lasciar correre il più possibile. Il totale dei falli risulta bassissimo: appena tredici (sei commessi dai padroni di casa, sette dagli ospiti), circa la metà della media per partita della Serie A. Corretto l'unico cartellino giallo: sanzionato il fallo di Alessandro Bianco ai danni di Alexis Saelemaekers per un intervento duro che lascia il belga dolorante.

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