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Roma, Petrachi perde ancora: no al ricorso. Niente risarcimento da 5 milioni

Filippo Biafora
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Un altro round alla Roma nella battaglia giudiziaria con Gianluca Petrachi. La Corte di Appello di Roma, III Sezione Lavoro, ha infatti respinto il ricorso dell'ex direttore sportivo giallorosso sulla sentenza che accoglieva l’appello del club, presentato contro la sentenza di primo grado che aveva decretato la condanna al risarcimento da 5 milioni di euro per il licenziamento senza giusta causa. Il dispositivo firmato dal giudice Stefano Scarafoni, che dà ragione al pool di legali guidati da Lorenzo Vitali, inoltre «condanna la parte ricorrente al pagamento delle spese di lite del giudizio di revocazione, determinate in 5000 euro per compensi, oltre spese generali al 15%, iva e cpa».

A scatenare la vicenda che portò all’addio di Petrachi alla Roma furono in particolare due sms inviati dal ds leccese all’allora presidente, James Pallotta – lo definì «un piccolo uomo» – oltre ad altre accuse della società, in quell’epoca guidata da Guido Fienga. In particolare a Petrachi si imputava che fosse rimasto in Puglia con la famiglia, disinteressandosi dei calciatori e dello staff durante il lockdown per il Covid. Dietro al licenziamento del giugno 2020 (il contratto era valido fino al 2022), ci fu anche la contestazione riguardo alcune dichiarazioni. Si attendono ora le motivazioni, poi palla alla Cassazione per l'ultimo atto dello scontro legale.

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