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Genoa-Roma: il torto, la beffa e un silenzio assordante. Ma niente alibi

Tiziano Carmellini
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Tre punti in quattro partite: se non è crisi ci assomiglia molto. A DDR non ne va dritta una e dopo l’incolore avvio di campionato anche a Genova inciampa in un’altra giornata da dimenticare tra errori arbitrali, sfiga e autolesionismo (pure espulso). Ma a preoccupare non sono tanto i risultati, quelli arriveranno non abbiamo dubbi viste le idee del tecnico e la rosa giallorossa, piuttosto il mutismo di un club che incassa un torto clamoroso come quello di ieri a Marassi senza batter ciglio. Lontane anni luce le battaglie sensiane contro la classe arbitrale è chiaro, tutto è cambiato e ora c’è la tecnologia che può andare in aiuto ai fischietti e quindi certe strategie non avrebbero più senso, ma a tutto c’è un limite. Giua, che come tutti può sbagliare, però deve essere aiutato da uno staff che ieri si è dimostrato non all’altezza e oggi presumibilmente pagherà lui per tutti. In attesa di vedere cosa deciderà il «palazzo», rimane il silenzio assordante della società dopo Genoa-Roma.

Ma su questo avevamo avuto già qualche recente indicazione come la pessima gestione del caso-Zalewski. Possibile che una questione così delicata deve essere lasciata nelle mani dell’allenatore che di suo dovrebbe invece pensare a tutt’altro. Quando nel pre-gara Daniele De Rossi sul tema taglia corto con un «chiedete alla società», innesca una serie di domande inevitabili su alcune dinamiche interne al club. Ma ora niente alibi, perché restano i numeri e quelli al momento non vanno certo in aiuto del tecnico giallorosso che dopo quattro partite si ritrova a fare i conti con una partenza mai così negativa dal lontano 2010: era la Roma di Ranieri e fece 2 punti in 4 gare. Non era andata molto meglio lo scorso anno nel quale i giallorossi a questo punto della stagione avevano un solo punto in più. Certo, ora però ha realizzato due soli gol nelle ultime quattro gare, una cosa che non succedeva da 33 anni. Se poi prendiamo in esame anche la scorsa stagione la cosa diventa ancor più preoccupante: la Roma nelle ultime dieci partite di campionato ha vinto una sola volta, e paradossalmente era contro il Genova ma in campo c’era Lukaku. Serve una svolta... E anche rapidamente.

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