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Tennis, Sinner è del tutto prosciolto per il caso “doping”. Niente ricorso Wada
L’Agenzia mondiale antidoping (Wada) non ha fatto ricorso contro il tennista Jannik Sinner per il caso Clostebol. Lo apprende l’AGI da fonti dell’antidoping mondiale. Il termine per il ricorso era la mezzanotte di ieri, 9 settembre 2024. Già nelle ore successive a quando era emersa la notizia di una positività pregressa al doping - bassissima percentuale di Clostebol - e della conseguente assoluzione del numero 1 del tennis mondiale, la Wada aveva fatto intendere che non avrebbe presentato ricorso contro la decisione dell’Itia, l’agenzia internazionale per l’integrità del tennis. Quest’ultimo ente aveva ritenuto Sinner «non colpevole» di assunzione di doping. A seguito della positività del tennista italiano sono stati licenziati dallo staff sia il preparatore atletico Umberto Ferrara che il fisioterapista Giacomo Naldi. Il ricorso al Tas di Losanna, scaduto il termine dei 21 giorni, non è stato presentato e così il ‘caso Sinner’ può dirsi ufficialmente chiuso con un proscioglimento. Lo stesso azzurro, dopo il trionfo agli Us Open, aveva rimarcato il periodo difficile vissuto a causa di una vicenda subito chiarita.