Olimpiadi, Imane Khelif travolge la thailandese: combatterà per l'oro
Un inconro senza storia, Imane Khelif vola alla finale olimpica. L’ovazione del Roland Garros dove c'erano tanti tifosi algerini per la pugile delle controversie che era finita sotto i riflettori sin dal momento della riammissione da parte del Cio, che ha giudicato non validi i test dell’IBA. Una battaglia continua, quella tra la federazione «scomunicata» della boxe e il comitato olimpico, che ha messo sotto i riflettori la situazione di Khelif. La 25enne di Tiaret, passata dalla categoria -60kg di Tokyo ai -66kg attuali, è geneticamente e biologicamente donna, seppur con un’eccessiva produzione di testosterone. Il match contro Angela Carini, terminato dopo soli 46 secondi per il ritiro dell’azzurra dopo un colpo al naso, aveva rinfocolato le polemiche. Lo stesso scenario si era verificato contro l’ungherese Hamori, autrice di svariati post d’accusa nei confronti della rivale e «ammonita» dal Cio.
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Nella sfida di semifinale contro la thailandese Suwannapheng, non c’è stata storia. L’algerina, che ha mostrato maggior forza e convinzione, ha colpito chirurgicamente nelle tre riprese. Due-tre montanti per spegnere ogni resistenza della rivale e guadagnarsi una vittoria all’unanimità: 5-0 ed ecco la finalissima, senza reazioni o accenni polemiche da parte della rivale. Venerdì sera alle 22.51, Imane Khelif si giocherà dunque l’oro nella classe -66kg contro la cinese Liu Yang.