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Senna off-limits, stoppato Paltrinieri. Malagò: "Situazione borderline"

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Salta l'ennesimo allenamento nel nuoto alle Olimpiadi di Parigi a causa della situazione delle acque della Senna. A farne le spese gli atleti che saranno impegnati venerdì nella 10 km in acque libere, tra i quali Gregorio Paltrinieri. Proprio l’azzurro in questi giorni è stato tra i più critici rispetto all’inquinamento del fiume. Una preoccupazione, nonostante il Comitato organizzatore cerchi di smorzare il caso, che sta aumentando dopo i casi di gastroenterite che hanno colpito almeno tre partecipanti alle gare di triathlon di Belgio, Svizzera e Norvegia, e che sarebbero legati proprio all’acqua della Senna.

 

La situazione è "borderline", afferma il presidente del Cio Giovanni Malagò. "Non so se sia vero che hanno speso 1,4 miliardi per bonificare" la Senna, "è chiaro però che il progetto non si limita alle Olimpiadi, ma guarda avanti. Una cosa è fare una gara corta come il triathlon, un’altra è nuotarci 10 km. Adesso la situazione è borderline. Sono fiducioso" che si gareggerà, "tanto che ho chiesto, quale membro Cio, di fare la premiazione di quella gara", dice il capo dello sport italiano a La Stampa. "Il masterplan che avevano presentato-  ha spiegato Malagò - puntava su due aspetti principali, la cerimonia lungo il fiume che avrebbe dovuto coinvolgere un milione di persone e la balneabilità della Senna. A me la cerimonia non ha convinto ma, al netto degli incidenti diplomatici che hanno coinvolto i capi di Stato, non da poco ovviamente, è stata una scommessa vinta". 

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