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Olimpiadi, la notte di Jacobs. La finale del peso è un disastro, altra bufera sui Giochi

Fabrizio Cicciarelli
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L’acqua dà, l’acqua toglie. È generosa quella del mare per l’Italia, dove pesca l’oro di Marta Maggetti nella vela. È beffarda quella della Defense Arena per Simona Quadarella, quarta negli 800m stile libero come già nei 1500m (ma con record italiano 8’15"55). È inaccettabile quella della pioggia che bagna la gara di Leonardo Fabbri, scivolato sulla pedana del getto del peso che poteva regalarci una medaglia e invece lascia solo tanta rabbia. La finale olimpica è la gara di una vita e non è accetfluttuare sul mare. Nel terzo quarto di gara cambia direzione rispetto all’israeliana Kantor e alla britannica Wilson, recupera 6” in un baleno e scappa via, vendicando con gli interessi il quarto posto di Tokyo. È il secondo oro azzurro di specialità nella storia dopo quello di Alessandra Sensini a Sidney 2000, la medaglia mancava da 16 anni con il bronzo a Pechino 2008 firmato ancora Sensini. «Negli ultimi 500 metri- racconta- tenevo la vela e mi tremavano le gambe. Avevo la vittoria in pugno e non potevo farmela sfuggire. Commossa? Lo ero già in semifinale, ma sono riuscita a ritrovare la concentrazione e sono partita per prendermi l’oro».

 

Rimpianti e rabbia dopo la finale del getto del peso uomini: il settimo posto di Leonardo Fabbri è ben al di sotto delle aspettative riposte nel ragazzone di Bagno a Ripoli, che però può rimproverarsi fino a un certo punto. Giusto per quel nullo al primo lancio - tocco al fermapiede che forse sarebbe valso il podio. Poi una misura di sicurezza a 20.96 e un 21,70 annullato a metà tra il quarto e il quinto tentativo, entrambi nulli. Due lanci in cui il campione europeo deve lottare per stare in piedi - il nigeriano Enekwechi cade proprio per terra - rischiando pure di farsi male. Gestione discutibile, la pedana non viene coperta e i giudici decidono di asciugarla solo all’ultimo giro per non favorire nessuno. Però Fabbri è tra gli atleti costretti alle condizioni peggiori, così come poi nel finale ha la sfortuna di vedere la pioggia diminuire dopo l’ultimo tentativo. Undicesimo (20,24) l’altro azzurro Zane Weir.

 

Il grande giorno dei 100 metri è arrivato. Marcell Jacobs (10”05) e Chituru Ali (10”12) cercano la finale per cui il giamaicano Thompson è il grande favorito, più di quanto non racconti il 10”00 corso con un filo di gas in batteria. A Jacobs (punto da un insetto sui blocchi) servirà cambiare marcia per difendere l’oro di Tokyo 2020. «Non mi sono piaciuto - riflette - perché sono rimasto un po’ pesante nella prima parte, bisogna correre molto più forte» (la semifinale dell'azzurro alle 20.05, finale alle 21.50, ndr). Nel nuoto cerca un’altra medaglia Gregorio Paltrinieri, secondo tempo assoluto negli 1500m stile libero. Ancora quarta Simona Quadarella negli 800m, non basta una prova generosa.

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