Angela Carini, l'Iba le offre 45mila euro. La guerra di Kremlev con il Cio

Angela Carini, l'Iba le offre 45mila euro. La guerra di Kremlev con il Cio

Un caso sportivo, ma anche idologico e politico. L’Iba, International Boxing Association, ha promesso che Angela Carini riceverà un premio in denaro di 50mila dollari pari a 45mila euro, l’equivalente di quello che avrebbe ottenuto in caso di oro olimpico. La decisione è stata presa dal presidente dell’Iba, il russo Umar Kremlev: «Non riuscivo a guardare le sue lacrime, non sono indifferente a tali situazioni e posso assicurare che proteggeremo ogni pugile, non capisco perché uccidano la boxe femminile, solo le atlete idonee dovrebbero competere sul ring per motivi di sicurezza». L’oro olimpico nella boxe frutta un premio di 100mila dollari, metà dei quali vanno al pugile e il resto viene diviso tra federazione nazionale e tecnici. L’International Boxing Association assegnerà un premio di 23mila euro (25mila dollari) alla federazione italiana - recentemente ha deciso di traghettare alla World Boxing e lasciare l’Iba - e la stessa cifra all’allenatore della pugile napoletana.

 

  

Premi che, sottolinea la Federboxe, non saranno accettati: "Relativamente all’offerta economica avanzata dal presidente Iba Umar Kremlev a favore della FPI, smentisce quanto riportato da alcuni media riguardo l’ipotesi di accettazione di qualsivoglia premio in denaro", scrive la Federazione in una nota.

Kremlev, ricco imprenditore russo, era stato il primo a sollevare il caso Khelif in polemica con il Cio. L’Iba è federazione non più riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale e in passato aveva sospeso l’algerina per elevati tassi di testosterone. L'International Boxing Association gestisce dunque  il pugilato Elite (ex dilettantistico) ma non quello delle Olimpiadi. La federazione pugilistica italiana di recente ha lasciato l'Iba per confluire in un nuovo ente, World Boxing. Kremlev inoltre ha affermato che l’Iba sosterrà anche Sitora Turdibekova dell’Uzbekistan che ha perso contro Lin Yu-ting di Taipei che era stata dichiarata non idonea dall’Iba nel 2023 per motivi simili a aquelli di Khelif.