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Roma, Dovbyk sbarca a Ciampino. L'ultimo colpo targato Friedkin

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Artem Dovbyk è pronto ad assaggiare l’accoglienza romana e romanista. Il centravanti ucraino sbarcherà alle 11.47 di giovedì 1 agosto all’aeroporto di Ciampino, iniziando così il suo percorso alla Roma, che ieri ha trovato l’accordo con il Girona. L’ex Dnipro si recherà poi alla clinica Paideia per svolgere le visite mediche e, superati i test fisici, andranno in scena le solite formalità prima del comunicato: firma sul contratto, foto con la nuova maglia e intervista ai canali ufficiali del club. Raggiante il clima all’interno di Trigoria dopo aver completato un altro acquisto: Dovbyk è stato fortemente voluto dagli stessi Dan e Ryan Friedkin, che hanno deciso di cambiare strategia rispetto al passato, senza però smettere di regalare colpi di alto livello per rinforzare il gruppo a disposizione dell’allenatore. De Rossi, così come successe lo scorso anno a Mourinho con Lukaku, è stato accontentato con uno sforzo importante dal punto di vista economico, arrivato appena pochi giorni dopo essersi assicurati Soulé dalla Juventus. I Friedkin sono stati coinvolti in prima persona nella trattativa e hanno parlato a lungo con il calciatore per illustrargli il progetto e convincerlo ad accettare la proposta romanista rispetto a quella dell’Atletico. E anche DDR ha letteralmente tempestato di messaggi e chiamate il ragazzo di Cerkasy. Un pressing che ha dato i suoi frutti, permettendo alla Roma di andare a trattare con il Girona forte di un accordo blindato con il calciatore. E anche durante la missione del ds Ghisolfi in terra spagnola presidente e vice ci hanno messo lo zampino, alzando spesso il telefono per vincere le resistenze di Ferran Soriano, amministratore delegato del City Football Group, detentore della quota di maggioranza della società catalana. Alla fine un investimento complessivo da quasi 40 milioni (per il solo cartellino, ci sono poi da considerare i 3,5 milioni netti d'ingaggio) per lanciare un messaggio: per la Roma non è una stagione di transizione, ma si vuole costruire da subito un nucleo e una squadra in grado di competere per ritornare in Champions League.

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