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Parigi 2024, nodi e disagi delle Olimpiadi: boom dei prezzi e caos organizzativo. E la Senna…

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La cerimonia d’apertura tra maltempo e rischio terrorismo ormai è alle spalle, ma a Parigi i caos organizzativi restano. La Senna è inquinata e anche questa mattina l’allenamento dei triatleti è stato cancellato. Gli organizzatori parlano di salute prioritaria per gli atleti ma sta di fatto che l’Olimpiade è in pieno svolgimento e le gare incombono. Dal Comitato organizzatore dicono che esiste un ‘piano B’ ma gli atleti sono arrabbiati. I disagi per turisti e addetti ai lavori proseguono nella logistica. Al Villaggio olimpico gli atleti si lamentano, alcuni parlano di scomodità e scarsità nella scelta del cibo: alcuni hanno già trovato altre sistemazioni. 

 

 

Come riferisce l’Agi, nella Vile Lumiere invasa dai turisti, soprattutto europei ma anche americani e asiatici, i prezzi nei ristoranti, ma non solo, sono stati ‘ritoccati’, verso l’alto. «Prezzi aumentati? Normale, per un evento così importante che riporta il pubblico alle Olimpiadi - dice un ristoratore nella zona del Grand Palais dove si disputano le prove di fioretto -. Hanno aumentato il prezzo per salire sulla Torre Eiffel, perché non possiamo aumentare anche noi? La sera i tavolini sono tutti occupati, quindi va tutto bene». Prezzi alle stelle anche nei siti di gara. Una bottiglietta di acqua naturale non si trova sotto i 3,50 euro (1,20-1,50 nei supermercati), una minuscola coppetta di gelato confezionato costa 4,50 euro. 

 

 

Disagi e complicazioni anche per accedere alle venue olimpiche dove non sempre le indicazioni sono chiare. Lenti nel complesso gli spostamenti. Gli atleti lamentano lunghi trasferimenti dal Villaggio al sito di gara. Il servizio navette per i giornalisti esiste ma viene definito scomodo. Poco accogliente il centro stampa principale a Porte Maillot. Discutibile anche la gestione della sistemazione alberghiera da parte dell’organizzazione che ha ‘dirottato’ turisti e giornalisti anche in alcune zone notoriamente pericolose della città, ovvero all’interno delle ‘banlieue’.

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