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Caro Lotito, ascolti la voce della sua gente. La lettera di Salomone

Luigi Salomone
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Caro presidente Lotito provi per una volta ad ascoltare la voce del suo popolo. La contestazione di oggi nei suoi riguardi, dopo vent’anni di regno, è riesplosa a seguito di un’altra stagione sulle montagne russe. Si fa bene un anno poi si torna sulla Terra commettendo errori di superbia imperdonabili. Il nostro non è un maldestro tentativo di destabilizzare un ambiente, peraltro malato di «tafazismo» cronico a prescindere da lei, ma solo l’ennesimo grido d’allarme di un popolo che non sopporta un modo di fare calcio che pure ha portato risultati soddisfacenti. Questa è un’aggravante clamorosa che la dovrebbe spingere a riflettere.

Se i traguardi sportivi raggiunti sono superiori alla storia biancoceleste ma trova solo ostilità nella maggioranza dei suoi «clienti» dovrebbe mettersi in discussione senza credere di essere sempre dalla parte giusta. Nel suo lessico la frase «ho sbagliato» non esiste mentre questo continuo ripetere di essere il più bravo di tutti i presidenti del mondo non corrisponde alla realtà del campo. I tifosi hanno diritto alla stanchezza, la loro passione si merita di vedere cose diverse e non il solito progetto di ridimensionamento dopo aver intravisto la Champions. Un passo avanti, due indietro, sempre uguale, tutto noioso e simile a un film già visto proprio come tante sue parole ormai diventate un motivetto stucchevole: tipo «Lazio presa in coma», «alla Lazio decido tutto io», «lascio il club a mio figlio».

La contestazione, per quanto ripetitiva le potrà apparire, è un segnale di distacco pericoloso. Ma anche questo appello cadrà nel vuoto e al povero laziale non resterà che bere l’amaro calice fino a quando lei non deciderà diversamente. «Lotito non vende sogni ma solide realtà» quando invece per un tifoso il sogno è l'essenza della passione. Se non li può realizzare lei, i sogni del popolo laziale, non resta che sperare in uno sceicco che possa far ritornare il club ai fasti cragnottiani. Non è disfattismo ma solo sopravvivenza.

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