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Inter, Dumfries infiamma la festa scudetto: lo striscione fa infuriare i milanisti

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Da San Siro al Duomo, Milano si colora di nerazzurro nel giorno delle festa scudetto. Prima il 2-0 sul campo al Torino - con la nobile firma di Calhanoglu, autore di una doppietta - poi la festa lungo le vie del capoluogo lombardo, invaso dai tifosi nerazzurri arrivati da ogni parte d’Italia per celebrare gli eroi della seconda stella. Il pomeriggio più dolce della stagione è iniziato al ’Meazzà, che ha acclamato il condottiero Simone Inzaghi - che ha risposto ai cori saltellando durante il match con i granata, che hanno omaggiato i neo campioni d’Italia al loro ingresso in campo con il ’pasillo de honor’ - e gli altri protagonisti del tricolore, da Lautaro Martinez - osannato in particolare quando ha lasciato a Calhanoglu la palla del rigore che ha chiuso la partita - a Nicolò Barella fino a Federico Dimarco. A fine gara i calciatori, accompagnati dalle famiglie, hanno fatto il giro del campo mostrando uno striscione con la scritta ’campioni d’Italia' e le due stelle.

 

Successivamente il cuore pulsante dei festeggiamenti si è trasferito da San Siro alle strade di Milano, dove migliaia di sostenitori nerazzurri hanno accolto il passaggio dei due bus scoperti, uno destinato ai giocatori e l’altro allo staff di Simone Inzaghi. I pullman sono stati presi d’assalto dai tifosi, che con il loro ’abbraccio' caloroso hanno costretto i veicoli a sostare per quasi due ore nei pressi dello stadio, ritardando il programma che prevedeva l’arrivo in serata in piazza Duomo, prima della festa alla Terrazza 21. Una gioia contagiosa, con Barella nelle vesti di capopopolo e capo ultrà.

Non sono mancati gli sfottò nei confronti dei cugini rossoneri, sia a bordo dei mezzi che da parte dei tifosi. Denzel Dumfries in particolare ha ’accesò la rivalità con il Milan mostrando uno striscione a due aste che lo raffigura mentre tiene al guinzaglio Theo Hernandez, con cui spesso in passato ci sono state scintille. I cori ’la capolista se ne va' e ’i campioni dell’Italia siamo noi' hanno accompagnato il passaggio dei pullman, avvolti da fumogeni azzurri. Nel giorno in cui Simone Inzaghi ha lasciato spazio al suo vice Farris davanti ai microfoni post Inter-Toro, è il vicepresidente Javier Zanetti la voce che descrive le emozioni nerazzurre. «Abbiamo vinto un campionato grazie a voi - ha raccontato rivolgendosi ai tifosi dalla Terrazza 21 - Il mister, i giocatori, tutto lo staff hanno scritto una pagina delle più importanti dell storia nerazzurra. Il pullman è partito, tutti i giocatori sono pieni di gioia e felicità, aspettiamoli insieme. L’Inter si ama sempre». 

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