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Fiorentina-Juventus, i tifosi della Viola scioperano. Perché la curva è vuota

Christian Campigli
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La madre di tutte le partite per i tifosi viola. Un'accusa precisa, circostanziata. La dimostrazione plastica della rumorosa assenza delle istituzioni. La Curva Fiesole, il cuore pulsante della tifoseria della Fiorentina, ha diffuso un lungo comunicato. "La tragica crisi che ha colpito la nostra città ha messo in ginocchio intere famiglie e avrà delle conseguenze a lungo termine. Per questo avevamo chiesto con un comunicato il rinvio della partita: per rispetto verso chi soffre, per concentrare le energie in maniera propositiva, per non lasciare nessuno indietro. Da coloro che hanno rovinato il mondo del pallone, fregandosene di qualunque cosa che non sia racimolare quattro spiccioli da sponsor e televisioni, chiudendosi in una bolla fatta di speculazione e profitto, non ci aspettavamo niente di diverso. Questi sono i loro 
valori".

Accuse precise e circostanziate. Che puntano il dito anche contro la politica. "La Curva Fiesole a fronte della decisione di giocare regolarmente la partita - continua il comunicato - non sarà presente sugli spalti. Non c'è niente da festeggiare: dare un segnale contro questa ingiustizia è un atto che ci viene dai nostri sentimenti ma anche dalla nostra ragione. Il gioco del pallone, per come lo intendiamo noi, appartiene alle varie comunità che lo seguono. È un gioco del popolo. In questo momento il popolo di Firenze sta vivendo una tragedia e ha bisogno di tutte le energie possibili. Ci sono persone che vorrebbero assistere alla partita ma non potranno farlo, per diversi motivi che ognuno di noi può immaginare. Quando tutto sarà di nuovo sotto controllo, allora sarà il momento di tornare ai nostri posti, sarà di nuovo il momento del "gioco". Come durante l'assedio del 1530, non ci tireremo indietro. Se c'è battaglia, noi ci saremo. Come c'eravamo nella giornata di oggi, in trecento, nella zona di Campi, completamente abbandonata dalle istituzioni dello Stato. Ci chiediamo quale senso abbia impiegare centinaia di uomini per una partita di calcio, mentre c'è una popolazione che sta piangendo dei morti e che è ancora in grave difficoltà. Le risorse per mandare avanti il vostro baraccone le trovate mentre quando c'è da sforzarsi per eventi tragici, per famiglie in difficoltà, nessuno muove un dito, se non per fare passerelle". Una posizione condivisa anche dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi. "Chiedere il rinvio è una cosa semplice e doverosa. Le istituzioni stanno facendo una cosa profondamente sbagliata". 

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