pallone sgonfio

Calcio scommesse, l'inchiesta sul calcio si allarga

Fabrizio Cicciarelli

Il sasso all'improvviso diventa valanga. L'indagine sulle scommesse illegali nel calcio è esplosa in poche ore, partendo dal centrocampista della Juventus Fagioli per allargare il proprio raggio sul pallone italiano, sconfinando pure il Premier League, ma al momento senza sfociare nel calcioscommesse. Non ci sono risultati aggiustati, spesso le puntate non riguardano nemmeno il calcio ma solo la natura illegale del gioco d’azzardo, perché piazzate attraverso piattaforme extra-Ue o prive di concessione. Insomma, questioni regolabili con un’ammenda. È un po’ il caso di Nicolò Zaniolo, finito giovedì nel calderone insieme a Sandro Tonali con conseguente abbandono del ritiro della nazionale, che avrebbe ammesso l’utilizzo di una piattaforma ma solo per giocare a blackjack, senza essere a conoscenza del fatto che il portale fosse illegale. Situazioni che andranno validate dal lavoro degli inquirenti, anche attraverso quelle chat presenti negli apparecchi telefonici sequestrati dalla Procura di Torino, che al momento contesta al giocatore dell’Aston Villa il reato di «Esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa» secondo la fattispecie prevista all'art 4 della legge 401 del 1989.

L’inchiesta però ha assunto un’enorme portata dal punto di vista mediatico, anche per il binario parallelo che segue le rivelazioni in serie di Fabrizio Corona. L’ex fotografo dei vip, che per primo ad agosto aveva accennato alla possibile ludopatia di Fagioli e che è stato ascoltato a Milano come persona informata dei fatti, è tornato con forza sulla scena svelando giorno dopo giorno nuovi nomi che sarebbero coinvolti nella vicenda. Dopo Zaniolo e Tonali, il nome reso noto ieri dal sito di Corona DillingerNews è stato quello Nicola Zalewski, esterno italo-polacco della Roma, che al momento però non è stato raggiunto da alcun avviso di garanzia. L’entourage del calciatore giallorosso ha inoltre smentito la notizia e avrebbe minacciato querela attraverso i propri legali, mentre dal ritiro dell’Under 21 polacca il capo della comunicazione Tomasz Kozlowski, ha spiegato che «la Roma con la quale siamo in contatto, non ha ricevuto nessuna documentazione a riguardo».

  

 

 

 

Intanto sul web la vicenda è esplosa con una miriade di audio e messaggi più o meno credibili e fantomatiche rivelazioni di nuovi nomi. Indiscrezioni però raccontano che ci sarebbe una decina di calciatori tra i nomi emersi nell’attività investigativa e che potrebbero essere indagati. Non sarebbe comunque il filone centrale del fascicolo istruito dalla pm Manuela Pedrotta, volto a fare luce su un giro di scommesse illegali attraverso piattaforme online che facevano da sponda al riciclaggio di denaro o a chi non poteva comparire da semplice scommettitore regolare. Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. «Lavorerò, confrontandomi con altri colleghi e il mondo dello sport, per l'elaborazione di una carta dei doveri - a margine dell’evento Tennis&Friends al Foro Italico nella quale doping, scommesse illecite e visioni di trasmissioni su piattaforme pirata siano esplicitate in un atto che ogni tesserato, soprattutto di sport professionistici, dovrà sottoscrivere».