La Roma sprofonda a Marassi, poker del Genoa e crisi giallorossa
Profondo giallorosso. La Roma di Mou cade rovinosamente a 'Marassi' per mano di un Grifone tutto anima e coraggio e finisce invischiata nella zone basse della classifica, frutto di un avvio di stagione che invita a scoperchiare l'album dei record negativi. Era dalla stagione 2020-2011 che non si registrava una partenza così buia. Neanche il rientro di capitan Pellegrini e la coppia d'oro Dybala-Lukaku schierata dal primo minuto contro i rossoblù hanno dato la scossa necessaria ad una squadra lenta, prevedibile, a tratti anche impacciata che fatica a creare gioco e a pungere con i suoi attaccanti spuntati, a partire da Dybala. Il Genoa di Gilardino con un meritato 4-1 con cui ritrova il successo (il primo stagionale in casa) dopo tre turni, la sorpassa in campionato con una prova magistrale per tenacia, tattica, sacrificio ed equilibrio evidenziando ancora di più le lacune di una Roma che dovrà adesso fronteggiare la prima vera crisi dell'era Mourinho. Per il tecnico portoghese, che a fine partita è rimasto con la squadra in capo, quasi a volerla prendre per mano in questo momento di grande difficoltà, non sarà facile risalire la corrente e non si escludono i primi cori di protesta.
Sotto di un gol dopo appena 9' per una 'staffilata' chirurgica di Gudmundsson, la Roma è riuscita con una intuizione di Cristante a rimettere il match in equilibrio ma sul finire del primo tempo si è fatta di nuovo colpire da un'azione tutta in velocità concretizzata da Retegui che continua a fare centro in questo avvio di campionato. Nella ripresa Mou schiera una Roma tutta a trazione anteriore ma le punte latitano e il Genoa ne approfitta per il tris con Thorsby al 74' per poi chiudere definitivamente i conti con Messias, che bagna nel migliore dei modi il suo debutto in rossoblù. Per la Roma è il terzo ko in 6 partite con una sola vittoria all'attivo e 5 punti in classifica mentre il Genoa vola e si porta a 7 punti, forte di una di una identità di squadra che regala ottimismo, nonostante alcuni infortuni, per il prosieguo del torneo.