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Roberto Mancini ct dell'Arabia Saudita: è quasi fatta. La soffiata da Rabat

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La strada che porta a Riad sembra segnata.  Roberto Mancini è dato come "probabile" nuovo ct dell’Arabia Saudita, scrive il quotidiano sportivo in arabo Arriyadiyah, con sede a Rabat in Marocco, all’indomani delle dimissioni del tecnico azzurro. In un articolo rilanciato da Arab News, il giornale cita fonti anonime secondo cui Mancini potrebbe succedere al francese Hervè Renard alla guida dei Figli del deserto, come è soprannominata la nazionale asiatica. Il quotidiano arabo ricorda che, se la notizia sarà confermata, Mancini diventerà il 49mo ct dell’Arabia Saudita, il 19mo europeo e il primo italiano. Il primo impegno saranno, da novembre, le qualificazioni asiatiche per i mondiali del 2026 in cui i sauditi dovranno vedersela con Giordania, Tagikistan e una tra Cambogia e Pakistan. 

 

Le indiscrezioni su una offerta ricchissima, come di consueto, da parte dell'Arabia Saudita erano arrivate poco dopo la conferma da parte della Figc delle dimissioni del tecnico jesino da ct anticipate da Libero. Oggi la  Gazzetta dello Sport parla di un’offerta pari a 40 milioni di euro a stagione per tre anni e di una trattativa da chiudere in massimo 48 ore. 

 

La fuga d'agosto a nel deserto dei petroldollari sarebbe una mazzata per l'immagine di Mancini, eroe di Euro 2020 ma anche protagonista della clamorosa esclusione dai mondiali in Qatar. Tuttavia le sue Marche non mollano il Mancio che resterà testimonial della regione anche se andrà in Arabia o altrove: "Ha un contratto con noi fino al 2025, ma soprattutto rimane lo sportivo marchigiano più famoso nel mondo, insieme a Valentino Rossi", ha detto il presidente delle Marche, Francesco Acquaroli al Corriere Adriatico, "non so dove andrà ad allenare, tuttavia se la sua scelta fosse di andare in Inghilterra, in Francia o in Arabia Saudita, la funzione di Mancini testimonial delle Marche verrebbe addirittura esaltata". 

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