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Cristiano Ronaldo rischia l'arresto in Arabia Saudita, bufera per il gesto in campo

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Bufera su Cristiano Ronaldo, campionissimo della Saudi Professional League, il ricchissimo campionato dell'Arabia Saudita. Cr7 milita nell'Al-Nassr e dopo il rigore segnato in semifinale di Champions Cup contro l'Al Shorta, ha esultato come di consueto.  Ma prima del famoso "Siuuuuu", il suo caratteristico modo di gioire per una rete, il calciatore portoghese si è fatto il segno della croce. Un gesto che si vede praticamente in ogni partita in Italia e negli altri campionati d'Europa ma espressamente vietato nel paese arabo, non solo nei campi da calcio. In Arabia Saudita infatti è vietata l’espressione pubblica della fede cristiana e in questo caso il portoghese rischierebbe addirittura l'arresto poiché potrebbe essere accusato di proselitismo della propria religione. 

 

Non è la prima volta che Ronaldo finisce nel mirino per qualcosa fatto in campo in Arabia. Ad aprile era stato duramente attaccato per un gesto osceno fatto all'indirizzo dei tifosi avversari che gli urlavano "Messi, Messi", e un avvocato, consulente presso la commissione delle Nazioni Unite per il diritto commerciale internazionale, Nouf Bint Ahmed, aveva annunciato un esposto alla procura per chiedere l'arresto e l'espulsione dal Paese perché l'atto "pubblicamente indecente" per la legge saudita sarebbe "punibile con l'arresto e la deportazione se commesso da uno straniero".

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