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Mourinho contro l'arbitro Chiffi: l'ultimo sfogo e squalifica in arrivo

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Altro sfogo contro la classe arbitrale orchestrato dallo "Special One" con la consueta vigoria dialettica e comunicativa. E altra squalifica in arrivo. Continua il vibrante braccio di ferro tra Josè Mourinho e i direttori di gara.

Dopo il caso Serra scoppiato al termine della sfida con la Cremonese sfociata con i due turni di stop per le parole rivolte al quarto uomo, ecco spuntare una nuova rovente puntata a seguito delle dichiarazioni pronunciate mercoledì dal tecnico portoghese, dopo la gara al 'Brianteo' con il Monza, all'indirizzo dell'arbitro Chiffi, bollato da Mou come "il peggior arbitro mai trovato nella mia carriera e ne ho trovati tanti scarsi".

La procura federale della Figc ha avviato una indagine-lampo accusando Mourinho (recidivo proprio per la vicenda di Cremona) di 'giudizi lesivi' e dunque di violazione degli articoli 4.1 e 23.1 del codice di giustizia sportiva. Deferita anche la Roma per responsabilità oggettiva.

Il club giallorosso richiederà gli atti alla Procura e avrà a disposizione una settimana per preparare poi la strategia difensiva assieme al tecnico portoghese. Sicuramente Mourinho potrà dunque sedere in panchina in occasione della sfida dell'Olimpico contro l'Inter, sua ex squadra, per poi concentrarsi sulla semifinale di andata di Europa League contro il Bayer Leverkusen in programma giovedì prossimo sempre allo stadio Olimpico. Sulla vicenda non si esprime il giudice sportivo ma il tribunale federale e c’è dunque anche l’ipotesi del patteggiamento.

C'è poi da considerare la storia del microfono. Mourinho per evitare nuovi casi come quello di Serra ha fatto sapere al termine del match contro il Monza di essere andato in campo con un microfono "per proteggermi". Da regolamento non è consentito dotarsi di questi strumenti ma la Procura vuole accertare anche questo aspetto e capire la veridicità di quanto affermato.

Sul comportamento di Mourinho è intervenuta anche l'Assoallenatori che ha usato parole critiche. "Gli allenatori italiani sono dalla parte degli arbitri, senza se e senza ma, anzi, senza Mou.... mi verrebbe da chiosare. Ma non c'è molto da scherzare, anzi", ha fatto sapere il presidente dell'Aiac, Renzo Ulivieri.

"Le dichiarazioni di José Mourinho sono gravi e inaccettabili. In particolare ammettere di essere andato in panchina con un microfono per registrare i colloqui tra lui e il gruppo arbitrale, giustificando una scelta da lui definita difensiva, prefigura, anche come sola ipotesi, un'azione che mina alle fondamenta l'intero sistema, in una sorta di tutti contro tutti", ha aggiunto. Per Ulivieri "onorabilità e garanzie per ogni tesserato debbono essere assicurati dagli organismi preposti". L'Aiac fa notare come Mou sia stato apprezzato dall'Associazioene da tutta la categoria per il suo gesto rivolto ai propri tifosi, in sostegno di Stankovic, che veniva insultato: "E' questa l'immagine che vorremmo venisse coltivata da un allenatore di simile carisma". Ma Mou è così, il bianco e il nero. Prendere o lasciare.

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