match infuocato
Roma Milan, giallorossi beffati all'Olimpico: al 97' Saelemaekers firma il pari
È stato solo un attimo. Come abbracciare le porte del paradiso per poi essere svegliati subito dal sogno, e venire strattonati di nuovo nella realtà. 93’ e 97’ i minuti decisivi. A Tammy Abraham ha risposto Alexis Saelemaekers nel recupero di un Roma Milan infuocato, che si chiude con un 1-1 finale che rispecchia i valori espressi in campo. Mourinho può sicuramente uscire più soddisfatto di Pioli, vista anche l’emergenza infortuni in quel di Trigoria. Ma andiamo con ordine.
I rossoneri schierano l’undici di gala, quello che ha eliminato il Napoli ai quarti di Champions e che, probabilmente, affronterà l’Inter nella semifinale. Mentre Mourinho sorprende tutti con una soluzione tattica che non adottava addirittura dal 3 novembre scorso, nell’ultima del girone di Europa League contro il Ludogorets: il tandem pesante composto da Abraham e Belotti. Alle spalle della coppia il tecnico sceglie l’uomo più caldo del momento Lorenzo Pellegrini, con il solo El Shaarawy pronto a subentrare vista la presenza per onor di firma di Dybala in panchina. E la chiave proposta dallo Special One sembra funzionare subito. La prima costruzione viene azzerata a favore della ricerca immediata della profondità delle due punte per allungare i reparti del Milan e costringere Tomori e Kjaer a scappare sempre all’indietro, togliendogli l’abitudine tipica dello schema di Pioli di aggredire in avanti. E la prima occasione della Roma nasce proprio dal taglio di Abraham, che serve dentro il Gallo, intelligente nell’appoggiare una palla al limite per Pellegrini che spedisce sopra la traversa il suo destro. Poi altre notizie negative dall’infermeria, e non solo: Kumbulla si fa male e costringe Cristante ad abbassarsi nei tre centrali a favore dell’ingresso di Bove. Matic viene ammonito per un’entrata in netto ritardo su Bennacer e salterà la prossima gara dei giallorossi, già in grossa emergenza.
Il primo squillo del Milan è affidato, neanche a dirlo, al destro a giro di Rafael Leao che però non trova la porta. La Roma è compatta, non dà spazio ai trequartisti rossoneri con raddoppi costanti. E, soprattutto, è più pericolosa in zona offensiva rispetto a quanto non lo sia la creatura di Pioli. Poco dopo la mezz’ora si concretizza la chance più nitida del primo tempo, che somiglia tanto a un rimpianto: numero di Spinazzola sulla linea di fondo e servizio a rimorchio per Pellegrini che di prima colpisce a botta sicura, ma sulla sua strada trova lo sbarramento decisivo di Abraham che toglie al capitano il gol del vantaggio.
Il piano opzionato da Mourinho per affrontare questo match salta improvvisamente nella ripresa. Belotti al rientro in campo mostra di non sentirsi bene per uno scontro di fine primo tempo e abbandona la lotta. Al suo posto il grande ex, El Shaarawy. Anche per il Milan c’è una modifica, dentro Thiaw e fuori l’acciaccato Tomori.
La Roma a inizio secondo tempo spreca un paio di contropiedi interessanti con il Faraone, e poi si prende uno spavento non da poco sulla spaccata fuori misura del neoentrato Saelemaekers servito da Leao, ora inferocito sulla sinistra. Pellegrini è ancora il più pericoloso dei suoi quando al 64’ trova il salvataggio di Thiaw sul suo piazzato da posizione defilata. Con il trascorrere dei minuti entrambe le squadre si accorgono dell’importanza di non perderla questa partita, per non scivolare nei meandri della lotta Champions. Il ritmo si abbassa e le opportunità latitano. Il Milan sembra provarci un pochino di più, ma alla fine il vantaggio lo trova la Roma. Uno di quei gol che potrebbero scrivere le sorti di una stagione: e non può che segnarlo Tammy Abraham, che si riscatta da un anno con più ombre che luci con il diagonale vincente su assist di Celik. Ma i titoli di coda sul big match del sabato sono ancora lontani dall’essere scritti: all’ultimo secondo disponibile arriva il pareggio di Saelemaekers, che chiude sul secondo palo la pennellata di Leao e gela l’Olimpico. Il pareggio che si era prefigurato per tutto l’incontro è di nuovo realtà. Roma e Milan si sono fatte male per poi riabbracciarsi sul gong.