Lazio-torino

Lazio-Torino, ululati razzisti in curva nord. Singo e Karamoh nel mirino

Luca De Lellis

Ci risiamo. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, durante la partita disputata all'Olimpico tra Lazio e Torino e terminata con la vittoria per 0-1 dei granata, parte della Curva Nord si sarebbe resa protagonista di altri episodi razzisti. I bersagli, in base a quanto riportato dal quotidiano milanese, sarebbero stati due giocatori della squadra di Ivan Juric, Singo e Karamoh. Il primo, tra l’altro, reo secondo la tifoseria di non essere stato espulso in un paio di occasioni su due falli tattici su Zaccagni. Anche l’allenatore del Toro, al momento della conferenza stampa del post gara, si è espresso sull’accaduto, criticando il sistema giudiziario sportivo: “Purtroppo se gli episodi di razzismo si ripetono in continuazione in campionato è perché le leggi che puniscono queste persone non sono sufficienti”. Non è la prima volta che diverse persone appartenenti alla Curva di fede biancoceleste vengono accusate di razzismo, anzi. L’ultimo fatto è piuttosto recente, dato che nemmeno un mese fa il Giudice Sportivo disponeva la chiusura per 1 turno con sospensiva per cori beceri e offensivi di matrice anche religiosa intonati durante il derby contro la Roma del 19 marzo scorso. Nel comunicato, però, si scriveva che la sospensione della pena per il periodo di 1 anno sarebbe stata eliminata nel caso in cui, in questo periodo, si fosse verificata “analoga violazione”. E quindi se nel match casalingo successivo contro la Juve la Curva Nord non è stata lasciata fuori dallo stadio, ora le probabilità che il Giudice Sportivo cambi idea sono alte.

 

  

 

 

Per quanto riguarda, invece, il capitolo sulla dubbia gestione arbitrale dei cartellini, per la quale Sarri nell’intervista post partita aveva auspicato che il direttore di gara Ghersini venisse fermato per qualche turno, il designatore Rocchi – sempre secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport – avrebbe ritenuto opportune le decisioni dell’arbitro e sarebbe orientato verso la non sospensione.