Pasquetta rovente
Juventus, furia Paredes contro Allegri: Pasquetta di fuoco, lite furibonda
Archiviata, ma non ancora digerita, la sconfitta dell’Olimpico contro la Lazio, la Pasquetta della Juventus doveva rappresentare una festa in famiglia. Allenamento davanti a più di trecento tifosi, giro di autografi e, per concludere, una deliziosa grigliata che ha coinvolto staff tecnico, calciatori e rispettive famiglie. Ma di mezzo c’è stato un litigio che ha in parte guastato il clima disteso: quello tra Leandro Paredes e il suo allenatore, Max Allegri. Il centrocampista argentino, in base a quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, già durante la partitella sarebbe apparso visibilmente nervoso, atteggiamento certificato anche da un’entrata tutt’altro che amichevole su Szczesny. Ma è solo al rientro negli spogliatoi che avrebbe sfogato tutta la sua frustrazione per lo scarsissimo impiego che il tecnico livornese gli sta riservando dal post Mondiale.
Paredes, all’interno delle quattro mura della Continassa, si sarebbe quindi scagliato furiosamente contro Allegri perché convinto di meritare più minutaggio. Il tutto lontano dagli occhi indiscreti di pubblico e telecamere, ma davanti al resto della squadra. Tanto che alcuni compagni avrebbero provato a calmare gli animi del campione del Mondo, ma senza grande successo. E l’ex Psg non ha neanche partecipato al pranzo collettivo, ancora non è chiaro se per sua decisione o se per scelta dell’allenatore. Tra i due, comunque, non è mai scattato il feeling giusto. E dire che era stato proprio Allegri, in estate, a volere fortemente alla sua corte un regista dai piedi buoni come lui. Ma, dopo diverse prestazioni non all’altezza in un momento di grande difficoltà dei bianconeri tra settembre e ottobre, il mister ha scelto di impiegarlo poco o niente.
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Questione di caratteristiche: Paredes è uno al quale piace giocare sul corto e che raramente cambia passo. Ma se inserito nel contesto giusto, a Parigi per lui lo era, aveva dimostrato di essere uno dei migliori in circolazione per quel modo di intendere calcio. Semplicemente la Juventus non gioca così, è una squadra che per scelta del suo tecnico non ama avere la padronanza della palla e, appena conquistata, vuole subito verticalizzare. Fattori che fanno più al caso di Locatelli e, addirittura, di Enzo Barrenechea, prodotto del vivaio che Allegri ha preferito in un paio di occasioni all’argentino. Insomma, Paredes ha vissuto una Pasquetta in disparte. Rassicurato dalla consapevolezza che, con ogni probabilità, la sua maglia del futuro non sarà bianconera.