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Roma, missione compiuta: giallorossi ai quarti di Europa League

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Luca De Lellis
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Al momento dell'uscita della pallina di Nyon che diceva "Real Sociedad", in casa Roma una rughetta sul viso l'avevano avuta tutti. Una smorfia corrucciata. Insomma, un filo di preoccupazione c'era nell'affrontare quella che allora era la terza forza della Liga spagnola. Ma il doppio confronto ha meritatamente premiato la Roma, che grazie allo 0-0 del San Sebastiàn stacca il pass per i quarti di finale di Europa League. Una gara maschia, anche bruttina, nella quale il livello agonistico ha prevalso sulla cifra tecnica di entrambe le squadre. Il ritmo da battaglia, specie nel primo tempo, l'hanno stabilito i padroni di casa. E in fondo a José Mourinho è andata bene così, perché i giallorossi nei primi 45' più 5' di recupero hanno sofferto poco, per non dire niente. Anzi, ha approcciato meglio la Roma, soprattutto con le sfuriate di Spinazzola sulla sinistra e poi con il sinistro deviato dal limite di Dybala, nell'unico suo squillo di una partita tutt'altro che nelle sue corde.

Sì, perché dopo i buoni primi 10' la Roma si è abbassata tanto a ridosso della sua area nel tentativo di non concedere spazio tra le linee alla qualità di David Silva e Oyarzabal. Lasciando così Belotti, preferito ad Abraham da titolare, solo sull'isola. Rinunciando però totalmente alla costruzione. Una tattica che appartiene alle tipiche sfide europee di Mourinho: nel proprio stadio un arrembaggio ragionato, che in questo caso ha coinciso con uno splendido 2-0, e ritorno in trasferta in sofferenza ma contando su una fase difensiva più che solida. Così fu, per esempio, anche nell'anno del triplete dell'Inter nella semifinale con il Barcellona. 

La Real Sociedad si rende pericolosa solo nella ripresa, con un paio di occasioni nitide e cestinate malamente dai suoi terminali offensivi. E si capisce perché il gol non sia proprio il marchio di fabbrica della formazione basca. Prima Sorloth, miglior marcatore stagionale, colpisce malissimo un colpo di testa da posizione favorevole. In una delle rare scalate errate della retroguardia giallorossa. Poi Oyarzabal si mangia un gol incredibile, calciando sulla traversa a botta sicura da due metri. In questo caso anche la fortuna ha bussato in casa Roma, dato che la palla ha sbattuto poi proprio sulla riga di porta. I cambi da nessuna delle due parti hanno sortito grandi effetti. E allora la Roma entra tra le prime otto di Europa league, raggiungendo la Juventus. Quelle rughette di preoccupazione sono diventate più dolci, somigliano a un sorriso. La montagna da scalare è ancora parecchio alta ma, si sa, Mourinho è un arrampicatore professionista in giro per l'Europa.

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