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“Accordi segreti e contratti occulti”, si allarga l’inchiesta sulla Juventus?
Si allarga l’inchiesta della Procura di Torino sulla Juventus dopo le accuse di falso in bilancio ai dirigenti apicali della società calcistica bianconera. “Accordi segreti con altri club, per acquisti e cessioni di calciatori, difformi da quelli depositati in Lega. Contratti occulti, al pari delle side letter delle manovre stipendi, per riuscire a far quadrare i conti dei bilanci” sarebbero questi i nuovi elementi e i nuovi sviluppi investigativi riferiti dal Corriere della Sera, con i pm che vogliono far luce su eventuali plusvalenze e debiti con altre società non registrati a bilancio.
Il capo dell’area sportiva, Fabio Paratici, li aveva definiti “debiti morali”, mentre per gli inquirenti si tratterebbe di “debiti reali”, con la presenza di “side letter” a giustificarli. E i pm si sono mossi in questa direzione sentendo in audizione Rolando Mandragora (ex calciatore della Juventus), il padre-agente, il vice presidente dell’Udinese Stefano Campoccia e Maurizio Lombardo, ex dirigente bianconero, oggi in forza alla Roma. Il centrocampista venne ceduto dalla società piemontese ai friulani nel 2018 in cambio di 20 milioni di euro, con una plusvalenza di 13 milioni. Era inoltre previsto un diritto di riacquisto a 26 milioni da esercitare entro il 2020. Alla fine, dopo due stagioni non esaltanti e una rottura del crociato del ginocchio, i bianconeri ricomprano Mandragora a 10 milioni di euro, più 6 di bonus, lasciandolo in prestito ad Udine.
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“Secondo i pm, parallelamente al contratto depositato in Lega in cui si parlava di ‘facoltà’ di riacquisto, la Juve avrebbe sottoscritto un secondo accordo segreto con ‘obbligo’ di riacquisto. L’operazione, stando all’ipotesi investigativa, avrebbe permesso alla società bianconera di iscrivere nel bilancio 2019 la plusvalenza e di non iscrivere il debito di 26 milioni” la ricostruzione del Corriere, che segnala che “traccia del debito emergerebbe da una mail del 10 luglio 2020 in cui Claudio Chiellini, capo dell’area prestiti della Juve, elenca le cifre ancora dovute a club e agenti, con la cifra di 26 milioni accanto all’Udinese”. A finire sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti sono anche i rapporti con l’Atalanta. La vicenda non sembra sgonfiarsi: dopo la carta-Ronaldo ora non si parla altro che della carta-Mandragora.
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