Sassuolo-Lazio, 0-2. Primo successo del 2023 per i biancocelesti. Tegola Immobile
Tante notizie buone e una cattiva per Maurizio Sarri. Cominciando dalla peggiore, Ciro Immobile si è fermato di nuovo. Un risentimento al flessore della coscia destra accusato dopo 15’ di gioco che incute non poco timore in casa Lazio. Ma almeno per questa trasferta emiliana la sua assenza è stata rimpiazzata alla grande dal solito Mattia Zaccagni e dal sostituto Felipe Anderson. Le firme del trionfo biancoceleste per 0-2 su un Sassuolo sempre più in crisi sono loro. È una delle grandi notizie. Poi c’è tutto il resto. E cioè il ritorno alla vittoria dopo i passi falsi al rientro con Lecce ed Empoli, che coincide peraltro con un clean sheet dopo le ultime tre partite nelle quali Provedel aveva incassato almeno due gol. Ma anche, e soprattutto, punti rosicchiati alle dirette concorrenti per la lotta Champions (Juventus e Milan).
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C’è tanto di cui sorridere per l’allenatore toscano. La sublime prestazione del “mago” Luis Alberto fa parte della categoria. Qualità e quantità al servizio della squadra, palloni sbagliati prossimi allo zero. La catena di sinistra con lui e Zaccagni è un punto di forza notevole della Lazio, che ha costruito il risultato positivo proprio da qui. Ma il primo tempo è più equilibrato di quanto il risultato finale racconti. Il Sassuolo si rende pericoloso soprattutto con Laurientè, ma alla fine la zampata della formazione esperta arriva nel recupero. Una doccia gelata. Sull’angolo di Luis Alberto colpisce a botta sicura Milinkovic Savic, ma Toljan si sostituisce al portiere e para. È rigore. Zaccagni, sempre più leader tecnico della Lazio, si prende la responsabilità di sostituire dal dischetto Immobile. Lo tira proprio come lo avrebbe tirato lui, forte e incrociato. Pegolo battuto, i biancocelesti tornano euforici negli spogliatoi.
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La ripresa è in gestione. Casale e Romagnoli fanno buona guardia, con l’ausilio di un attentissimo Hysaj e un buon Marusic. Frattesi sfiora il pareggio di testa, ma un’ingenuità nel recupero di Tressoldi spalanca la strada a Felipe Anderson, che salta Pegolo e chiude il conto. Sentenza di Cassazione, è 0-2. Quarta sconfitta consecutiva per i neroverdi di Dionisi, che ora vede la sua panchina traballare paurosamente. Per la Lazio è un agrodolce dal sapore più dolce che acre. Anche se l’ansia per le condizioni di Immobile c’è. Gli esami di rito riveleranno.