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Juventus, la Procura Figc chiede la revoca delle sentenze e riapre il processo sulle plusvalenze

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La Procura della Federcalcio ha chiesto la revoca della sentenza con cui a maggio la Corte d’appello della Figc aveva assolto la Juventus e altri 10 club nel processo sulle plusvalenze. L’annuncio della Figc è arrivato alla luce dell’inchiesta Prisma sul club bianconero. A parte il Napoli, la cui plusvalenza riguardava Victor Osimhen e non coinvolgeva la Juve, rischiano un nuovo processo lo stesso club bianconero, Samp, Empoli, Genoa, Parma, Pescara, Pisa, Pro Vercelli, Novara e Chievo. 

 

 

La procura guidata da Giuseppe Chinè ha rinvenuto tra i documenti forniti dalla procura di Torino nuovi elementi sufficienti per riaprire il caso delle plusvalenze relative alla stagione 2021-2022. La Corte avrà ora 30 giorni per convocare l’udienza in cui la Procura chiederà nuove sanzioni nei confronti della Juventus, degli altri nove club e di 52 dirigenti che nel primo processo erano stati accusati di plusvalenze fittizie nelle operazioni con i bianconeri. Secondo la Procura di Torino, la Juventus avrebbe sovrastimato le plusvalenze per un totale di 155 milioni tra il 2018-19 e il 2020-21. La riapertura dell’indagine è stata chiesta dalla procura in base all’articolo 63 del codice di giustizia sportiva (revisione e revocazione).

 

 

La Procura Figc, lette le carte di Torino, ha - riferisce il giornalista Giovanni Capuano - aperto anche un nuovo fascicolo di indagine "nei confronti della società Juventus e di altre società sportive" per "ulteriori e nuove condotte disciplinarmente rilevanti" rispetto a quelle già analizzate nel primo procedimento.

 

 

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