L'addio di Cristiano Ronaldo al Manchester United: accordo consensuale
Un’anomalia. Lo è sempre stata la carriera di Cristiano Ronaldo, sin dal suo esordio diciannove anni fa con il Manchester United. E lo è anche la fine, stavolta per sempre, della sua avventura all’ombra dell’Old Trafford. Ora è ufficiale: Cr7 e i Red Devils si lasciano definitivamente. Una rottura figlia dell’intervista al veleno rilasciata dal fenomeno portoghese al giornalista Piers Morgan, ormai nota a tutto il mondo, e comunicata attraverso il profilo ufficiale della società.
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“Cristiano Ronaldo lascia il Manchester United con effetto immediato, tramite una rescissione consensuale. Il club lo ringrazia per l’immenso contributo in due esperienze a Old Trafford.” Poche parole per congedarlo, perché la verità è che la parola fine era già arrivata da tempo, almeno dalla prima panchina di Ten Hag. Un’esperienza, la seconda, fallimentare. Ronaldo era tornato nell’estate 2021 dopo l’avventura con la Juventus per riportare alla vittoria un club storico come quello inglese, cui i successi mancano da troppo tempo. Missione che non è stata compiuta, per demeriti della società e forse anche un po’ suoi. In ogni caso ora il fuoriclasse di Madeira è impegnato con il Portogallo nel Mondiale in Qatar. Tutte le sue energie sono concentrate lì. Anche perché, in cuor suo, sapeva già le conseguenze delle sue parole. Parole che risuonano anche nella testa dei tifosi del Manchester United: “C’eravamo tanto amati…”.
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