calcio e giustizia

Fino a cinque anni di carcere. Comincia a Barcellona il processo incubo per Neymar

Uno degli assi più luminosi del panorama calcistico internazionale sta per vivere un vero e proprio incubo giudiziario. È iniziato, infatti, il processo a carico di Neymar, che deve rispondere di accuse di frode e corruzione per le quali rischia 5 anni di carcere.

  

Il fuoriclasse brasiliano, oggi al PSG, è arrivato a Barcellona per assistere alla prima udienza. Il brasiliano è sotto accusa per il suo passaggio dal Santos ai blaugrana nel 2013 per 57,1 milioni di euro. Secondo le accuse della DIS, la società di investimento brasiliana che all’epoca deteneva il 40% dei diritti del calciatore, le cifre del trasferimento sarebbero più alte, per il fisco spagnolo addirittura il passaggio al Barcellona sarebbe invece costato 107 milioni, bonus compresi.

In giudizio, oltre al calciatore, sono stati citati anche i suoi genitori, i due club, gli ex presidenti Bartomeu e Rosell (Barcellona) e Rodrigues (Santos). Oltre a Neymar, davanti al tribunale di Barcellona sono comparsi Bartomeu e Rosell. La DIS dovrebbe chiedere 5 anni di reclusione per Neymar, oltre alla detenzione anche per Rosell e Bartomeu e un risarcimento di 149 milioni di euro. Ma i pm spagnoli, invece, dovrebbero chiedere 2 anni di reclusione per il talento del Psg, oltre ad una multa di 10 milioni di euro, 5 anni di carcere per Rosell e una multa di 8,4 milioni di euro al Barcellona e 1,4 per il Santos.

Neymar è arrivato a Barcellona, come spiegano i media spagnoli, alle 9.45 del mattino, insieme ai suoi genitori. Marca spiega che ha chiesto al giudice di testimoniare oggi - e non venerdì come previsto, visto che deve tornare a Parigi. I giudici però non hanno preso in considerazione la sua richiesta.