Europei nuoto: l'Italia non si ferma più, ancora medaglie e oro nella 4x100 sl
Lo Stadio del Nuoto come una "torcida". L'Italia più vincente di sempre si scatena con i quattro moschettieri della 4x100 stile libero che spazzano via la concorrenza europea regalando un oro da sogno al pubblico romano, stregato dall'emozione al punto da finire per intonare il po po po del Mondiale di calcio del 2006. Era proprio da allora, 16 anni fa, che la staffetta veloce che certifica più di ogni altra la qualità del movimento natatorio, non saliva sul podio più alto in una competizione europea, a dimostrazione di quanto ormai sia elevata la qualità della squadra azzurra. Ci hanno pensato Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo, capaci di annichilire con un 3'10"50 l'Ungheria distante quasi due secondi e la Gran Bretagna, epilogo di un'altra giornata azzurra piena di sorrisi e di allori, a rimpinguare un medagliere che straborda.
Sono ora otto le medaglie d'oro vinte in corsia, e diventano cinque quelle d'argento grazie al secondo posto conquistato da Silvia Scalia nei 50 dorso e quattro quelle di bronzo per merito di Luca Pazzini, che a 33 anni si toglie la soddisfazione di salire ancora sul terzo gradino del podio per la terza volta nei 200 rana dopo Londra 2016 e Glasgow 2018.
Un'Italia infinita tra vecchi e nuovi che sbaraglia la concorrenza e che vola sempre più alto anche grazie alla pioggia di medaglie che continuano ad arrivare dal nuoto artistico: Giorgio Minisini fa tris prendendosi l'oro anche nel solo libero, Linda Cerruti si mette al collo altri due argenti, nel solo libero e con la squadra azzurra del combinato, seconda solo alle ucraine.
"Oggi contava solo vincere" è quanto si è ripetuto a fine gara il quartetto azzurro della 4x100 che dopo l'argento olimpico di Tokyo e il bronzo ribadito ai recenti Mondiali sono capaci di migliorare anche il record italiano che risaliva ai Mondiali 2019 in Sud Corea (3'11"39). E la promessa che si può fare ancora meglio è nelle parole di Ceccon: "Arriverà il momento in cui potremo dare fastidio anche alle Nazioni più importanti".
Per Lorenzo Zazzeri "era importante essere all'altezza di questo pubblico" che da giorni sta spingendo la squadra azzurra verso confini mai raggiunti. Come quelli superati da Scalia che non fallisce l'appuntamento con il podio alla sua prima finale individuale. "E' bellissimo - ha commentato commossa - e ancora devo realizzare".
Realizza invece Pizzini che a 32 anni non è ancora pronto per farsi da parte: "Ce l'ho messa tutta dopo stagioni difficili. È una medaglia gustosa. Ho cercato di essere qui al meglio dopo l'infortunio che mi ha negato i Giochi del Mediterraneo. Ho ancora da dare". E l'Italia con lui. Paltrinieri è solo alla prima delle sue cinque fatiche, la Quadarella si scalda per i suoi 1.500. E poi ci sono Martinenghi nei 50 rana, Ceccon e Lamberti che ottengono il pass per la finale dei 50 dorso e la Carraro che fa sognare nei 200 rana. Come ha dichiarato Martinenghi "questa estate italiana non e ancora finita".