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Rimonta Lazio, pareggia con la Juventus e va in Europa League

È finita 2-2 all’Allianz Stadium di Torino tra Juventus e Lazio: un gol negli ultimi secondi ha dato ai biancocelesti la matematica certezza di prendere parte alla prossima Europa League. Una gara arrivata per la Juve dopo la delusione per la sconfitta in finale di Coppa Italia contro l’Inter, ma archiviata per lasciar spazio al tributo a Giorgio Chiellini e Paulo Dybala, oggi per motivi diversi all’ultima con la maglia bianconera davanti ai propri tifosi. Chiellini ha giocato stasera la partita 560 mentre Dybala è arrivato a quota 292.

Il club ha preparato per il suo capitano una coreografia con una grossa scritta «Chi3llo» nel settore est in uno stadio dipinto tutto di bianconero e per la prima volta tutto esaurito da quando è tornata la capienza del 100% nel dopo Codiv-19. La Juventus, che vestiva le nuove casacche in uso nella prossima stagione, ha voluto celebrare il suo numero tre anche con una maglia dedicata che presentava sul petto la scritta «The Gr3at Chiello». Tra tanti tributi, prima della gara, anche quello per la squadra femminile bianconera che ha potuto alzare all’interno dello Stadium lo scudetto numero 5 appena conquistato. Accoglienza decisamente meno festosa per Maurizio Sarri, l’ultimo a vincere lo scudetto da queste parti ma mai amato per i suoi trascorsi al Napoli né perdonato per le dichiarazioni pungenti arrivate dopo la separazione dalla Vecchia Signora.

  

Sul campo la prima occasione della serata è capitata sui piedi del laziale Cataldi che, con una conclusione di destro, ha colpito la traversa ma a sbloccare la sfida è stato Vlahovic al 10’, bravo a sorprendere Marusic in marcatura e a colpire di testa su cross dalla sinistra di Morata. Al 18’ cambio programmato con Chiellini che è uscito lasciando la fascia di capitano a Dybala ed è stato accolto da un’autentica ovazione dello Stadium. Al 36’ raddoppio di Alvaro Morata che, servito da Cuadrado, ha fintato un paio di volte portandosi la palla sul destro e calciando la sfera sul palo lontano dove Strakosha non è arrivato.

Pronti-via e al ritorno in campo la Lazio ha accorciato le distanze quando, da un corner di Cataldi, è stato Patric a colpire di testa con pallone toccato sotto porta in modo determinante da Alex Sandro. Al 33’ altro boato dello Stadium, stavolta per l’uscita dal campo di Dybala sostituito dal giovane Palumbo. Il dieci bianconero, chiamato dai tifosi a concedersi per il commiato, non si è sottratto al calore di chi non voleva che il rapporto terminasse così bruscamente ed è stato letteralmente travolto a più riprese dall’abbraccio dei suoi sostenitori. Ma le emozioni non erano finite perché in pieno recupero, al 51’, da una palla persa da Cuadrado sulla trequarti laziale è arrivato il pari di Milinkovic-Savic, lesto a concludere nel sette una corta respinta di Perin su conclusione di potenza dalla distanza di Basic. Un gol decisivo, che ha consegnato alla Lazio la matematica certezza di partecipare alla prossima Europa League.