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Medvedev è a rischio, cosa dice sulla guerra di Putin
Medvedev rischia di non poter giocare più a tennis. Il ban nei confronti degli atleti russi, infatti, potrebbe alla fine colpire anche lui. «Non sono io che prendo queste decisioni. Per me è sempre difficile parlare di questo argomento. Il mio intento è quello di giocare a tennis in tanti Paesi per promuovere il mio sport, anche in patria. In questo momento la situazione è questa, e se è l’unica maniera per poter competere allora è quello che farò». Così Daniil Medvedev, impegnato nel torneo di Indian Wells torna a parlare del «ban» agli atleti russi. «Il tennis è uno degli sport più individuali che ci sia - dice il numero uno del mondo - Ognuno ha il suo team personale, molto spesso composto da persone di più nazionalità. Poi se guardi ad esempio la top 100, vedi molti tennisti che vivono in tanti posti diversi. Insomma c’è sempre la possibilità ma spero di no».
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Gli chiedono un parere sull’aggressione della Russia all’Ucraina, e lui nicchia: «Con i miei amici in Russia parliamo spesso di politica e come accade ovunque, ognuno ha la sua opinione. Io cerco di non addentrarmi troppo e, anche se in campo faccio il duro, cerco sempre di rispettare le opinioni di tutti. Ogni paese nella sua storia ha vissuto diversi momenti, compiuto il suo percorso, con le sue radici ecc. Sarò in grado di rispondere alla domanda alla tua domanda, magari fra 20, 10, 5 anni. Ora non ho risposta. Il mio messaggio è sempre lo stesso: voglio la pace in tutto il mondo e in tutti i Paesi. Penso che tutti i tennisti vi diranno lo stesso».