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Abramovich fa sul serio: vende il Chelsea e dona tutto alle vittime della guerra in Ucraina

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Roman Abramovich ha confermato di aver messo in vendita il Chelsea e ha fatto sapere che i ricavi netti dell’operazione saranno devoluti a una fondazione per aiutare le vittime della guerra in Ucraina. Il 55enne magnate russo in una nota ha confermato le voci sulla volontà di cedere il club londinese che aveva acquistato nel 2003 facendone uno dei club più vincenti d’Inghilterra con la conquista di cinque Premier League e due Champions League.

 

 

 

 

Abramovich ha spiegato di aver sempre agito "nel miglior interesse del club" e di aver quindi deciso "la difficilissima decisione" di vendere il Chelsea. Questo sarà fatto "senza fretta" e con una normale procedura. "Non chiederò la restituzione dei prestiti", ha assicurato, "questa non è mai stata una questione di soldi o di affari per me, ma di pura passione per questo sport e per il club". Poi la mossa a sorpresa: Abramovich ha annunciato che tutti "tutti i ricavi netti dalla vendita del Chelsea" saranno devoluti a una sua fondazione caritatevole di imminente istituzione "a beneficio di tutte le vittime della guerra in Ucraina".

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