friedkin e bilancio
La consulente Bernabè tratta col Comune per lo stadio e intanto la Roma perde altri 113 milioni
Due aree e una nuova consulente già al lavoro. Lucia Bernabè, figlia di Franco ex presidente di Telecom, affianca il Ceo Pietro Berardi nella trattativa con il Comune per avviare un nuovo progetto per lo Stadio della Roma. La manager, esperta in relazioni istituzionali, era presente ad esempio all’incontro di lunedì scorso in Campidoglio - non l’unico a cui ha partecipato - con gli assessori Maurizio Veloccia (Urbanistica) e Alessandro Onorato (Sport). Dopo il primo vertice con Gualtieri, che a breve dovrebbe ricevere anche i Friedkin, si è entrati nel vivo delle trattative per la scelta dell’area, che nelle intenzioni della Roma dovrebbe essere pubblica. Al momento sono rimaste due opzioni sul tavolo: i proprietari texani continuano a preferire la zona dei Mercati Generali/Gazometro sull’Ostiense, in Comune vedrebbero di buon occhio un progetto a Pietralata, dopo l’ok dei legali sul possibile superamento del problema sugli espropri. Ma i nodi sono ancora tanti e Gualtieri aspetta che sia la Roma a sciogliere le riserve, ingaggiando nel frattempo degli interlocutori «tecnici» con cui confrontarsi. Rispetto alla giunta Raggi, però, i rapporti con il club sembrano più distesi.
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Intanto ieri si è riunito il Cda della società giallorossa che ha approvato la semestrale chiusa al 31 dicembre 2021. Il risultato vede un «rosso» di 113,7 milioni dopo i primi sei mesi del bilancio: i ricavi sono stati pari a 82,3 milioni, i costi a 132,1, gli ammortamenti e le svalutazioni pesano per 45 milioni, mentre la gestione dei giocatori sul calciomercato ha un risultato negativo complessivo di 6,8 milioni. Rispetto allo scorso anno è difficile fare esatti paragoni visto che nei primi sei mesi dell’esercizio 2020/21 erano state giocate (a causa del Covid) partite della stagione precedente, un fatto che va ad influenzare quasi tutte le voci della relazione. I ricavi in crescita sono ovviamente quelli da gare vista la riapertura degli stadi, mentre calano drasticamente quelli da diritti televisivi proprio per il discorso legato alla pandemia e allo slittamento delle partite. In particolare la partecipazione alla Conference League ha generato ricavi per 11,9 milioni. A pesare invece sul totale dei costi sono soprattutto le spese per il personale, che sono pari a 88,7 milioni sui 132,1 totali. Il Patrimonio netto consolidato della Roma è negativo per 235,4 milioni e dell’aumento di capitale da 460 milioni ne sono stati già erogati dai Friedkin 395,4, di cui altri 7,5 versati a febbraio 2022. L’indebitamento finanziario netto consolidato al 31 gennaio 2022 è pari a 311,1 milioni.
Nella relazione si sottolinea che «i Dati Previsionali prevedono un ulteriore significativo deterioramento della situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo AS Roma, caratterizzata, tra l’altro, da un trend reddituale ancora negativo che potrebbe comportare un deficit patrimoniale e rilevanti esigenze finanziarie». Si segnala poi che «la Società ha registrato uno scostamento dai requisiti di pareggio UEFA per il periodo di rendicontazione di 4 anni. Pertanto, la Società è soggetta all’invio di maggiori informazioni economico-finanziarie e il Club Financial Control Body (CFCB), addetto al controllo, potrà richiedere chiarimenti, anche in contraddittorio, per le valutazioni del caso». Tradotto: quando tornerà in vigore il Fair Play Finanziario, la Roma dovrà parlare con la Uefa.