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Sci, Sofia Goggia caduta: distorsione ginocchio e Olimpiadi a rischio

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L'appuntamento tanto atteso con i cinque cerchi si è trasformato in una rincorsa quasi disperata. In 55 secondi il mondo di Sofia Goggia si è capovolto. Da favorita per bissare l'oro olimpico ottenuto in discesa a PyengChang nel 2018 la campionessa bergamasca si ritrova a dover inseguire una Olimpiade improvvisamente appesa a un filo.

Colpa della brutta caduta rimediata sulle nevi di Cortina, nel corso del supergigante di Coppa di Coppa del Mondo, dove solo 24 ore prima aveva trionfato raccogliendo il sesto successo di una stagione fin qui fenomenale. La prima diagnosi di una presunta distorsione al ginocchio si è confermata tale, in serata, al termine degli esami sostenuti alla clinica La Madonnina di Milano.

L'azzurra si è sottoposta a una risonanza magnetica a entrambe le ginocchia e a una TAC che hanno evidenziato un trauma distorsivo al ginocchio sinistro, con una lesione parziale del legamento crociato già operato nel 2013, una piccola frattura del perone e una sofferenza muscolo tendinea. Con un referto simile, a meno di due settimane dall'inizio di Pechino 2022, chiunque probabilmente rinuncerebbe. Non Sofia, che guida lo squadrone dell'Italsci e in Cina sarà anche portabandiera nella cerimonia di apertura.

Il recupero si preannuncia difficile e complicato, ma la strada è tracciata e definita. "L'azzurra comincerà da domani il percorso riabilitativo - sottolinea la Fisi in una nota - con l'obiettivo di essere al via della discesa femminile di Pechino 2022 in programma martedì 15 febbraio". Alla prova a cinque cerchi sulle nevi di Yanqing, comprensorio a circa 75 km a nord-ovest dalla capitale, mancano 23 giorni, penultimo appuntamento per lo sci alpino al femminile (il gigante è fissato per il 7 febbraio, il superG per l'11). Tre settimane - nonostante non ci sa la necessità di una operazione - sembrano poche, ma la bergamasca, che l'anno scorso ha già saltato i Mondiali di Cortina, farà tutto il possibile per essere al cancelletto di partenza.

"Mi dispiace - ha ammesso Goggia - E' uno stop che non ci voleva in un momento così importante della stagione, ma già dalle prossime ore comincerò la fisioterapia per cercare di difendere il titolo olimpico nella disciplina che più amo". Il brutto infortunio della bergamasca fa passare in secondo piano l'ennesima giornata trionfale per la Valanga Rosa, con Elena Curtoni che si è imposta nel superG di Cortina, in una gara in cui Federica Brignone, quarta, ha chiuso ai piedi del podio. Una vittoria storica per l'Italia - si tratta della numero 300 in assoluto in Coppa del Mondo - su cui resta però un'ombra lunga. Che arriva fino a Pechino.

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