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Cori antisemiti e razzisti dei laziali contro i romanisti: nessuna multa dal Giudice Sportivo

Alessandro Austini
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I soliti sgradevoli cori, cantati da una cinquantina di persone, che in uno stadio praticamente deserto si percepiscono ancor più nitidamente. L'Olimpico a capienza limitata causa pandemia ospitava circa tremila tifosi della Lazio martedì scorso in occasione della partita degli ottavi di Coppa Italia contro l'Udinese. Ma dal Giudice Sportivo non arriva alcuna sanzione.

Aperte solo le due tribune e dalla Tevere, in diversi momenti della gara vinta dai biancocelesti ai supplementari grazie a un gol di Ciro Immobile, un gruppetto di tifosi ha intonato cori razzisti e antisemiti, ascoltati dagli ispettori federali presenti allo stadio. Nel rapporto inviato al Giudice Sportivo si segnala che a un certo punto si è sentito: "Su cantiamo tutti insieme giallorosso ebreo, R-O-M-A, Roma vai a ca...". Il coro antisemita sarebbe stato intonato per almeno due volte da un gruppo di 50 tifosi circa.

In un altro momento del match, gli 007 federali hanno trascritto il coro razzista che risale ai primi anni Duemila, proveniente sempre dalla stessa tribuna: "Emerson, Cafu, Lima, Zebina, questa Roma qua, sembra l'Africa". E ancora in Tevere un gruppo ristretto di tifosi ha cantato: "Sei della Roma, sei della Roma, 'na squadra di negri", una reinterpretazione di stampo razzista de "I Watussi" di Edoardo Vianello.

Pochi minuti fa il Giudice Sportivo ha deciso di non sanzionare il comportamento dei supporter biancocelesti. Probabilmente considerato il ristretto numero di partecipanti ai cori, il Giudice non ha preso in considerazione gli episodi riportati dagli ispettori federali e non è stata comminata nessuna multa al club di Claudio Lotito.

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