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L'Australia espelle Novak Djokovic dopo il caos Covid: visto cancellato a sorpresa

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Nuovo clamoroso colpo di scena per Novak Djokovic. L'Australia ha deciso di cancellare a sorpresa il visto del tennista serbo per la seconda volta, con il numero uno del mondo che ora sarà espulso e non potrà difendere il titolo agli Australian Open. Djokovic ha rilasciato una dichiarazione mercoledì cercando di chiarire "la disinformazione in corso" sui suoi movimenti e la sua domanda di visto, ma ha ammesso che ci sono stati errori nel compilare i moduli dell’immigrazione e ha detto di aver incontrato un giornalista nonostante fosse risultato positivo al test per il Covid. 

 

 

La star del tennis, dichiaratamente no-vax, è arrivata in Australia il 6 gennaio in vista del primo Grande Slam dell'anno, ma gli è stato negato l'ingresso per via di problematiche sull'esenzione medica dal vaccino che gli era stata concessa prima del torneo. Djokovic ha trascorso quattro giorni in un hotel di detenzione prima che un giudice ribaltasse la decisione e ordinasse il suo rilascio. Il governo non aveva escluso ulteriori azioni e così è stato. 

 

 

E in una continua escalation degli eventi l'Australia ha quindi cancellato il visto di Djokovic per la seconda volta nello spazio di una settimana, con il 34enne che ora sarà espulso e perderà gli Australian Open, che ha vinto per nove volte. La decisione farà perdere a Djokovic la possibilità di staccare i rivali di lunga data Roger Federer e Rafael Nadal come il tennista maschile di maggior successo nella storia con 21 titoli del Grande Slam. In un’intervista di lunedì Djokovic ha ammesso di aver fatto una falsa dichiarazione sul suo modulo di viaggio prima di entrare in Australia e ha affermato di non sapere di aver avuto il Covid mentre partecipava a due eventi in Serbia a dicembre. Le rivelazioni hanno portato a grandi proteste pubbliche in Australia, dove le restrizioni contro il virus sono state durissime nei mesi passati.

 

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