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Dazn ci ripensa: ok alla doppia utenza per questa stagione

Fabrizio Cicciarelli
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Il caso Dazn finisce in maniera shakespeariana: molto rumore per nulla. L’emittente rompe il silenzio sulla questione delle utenze «multiuso» e scongiura, almeno per la stagione in corso, l’ipotesi di un possibile «dimezzamento» degli abbonamenti già sottoscritti. «Fin dall’inizio del campionato - si legge nella nota del broadcaster - abbiamo constatato un considerevole incremento di comportamenti non corretti che non può essere ignorato. Tuttavia, nel rispetto di coloro che usano in modo corretto la condivisione e con l’obiettivo di tutelare l’interesse dei nostri abbonati, nessun cambio verrà introdotto nella stagione in corso». Vince quindi la mobilitazione dei tifosi come già accaduto per la Superlega, affossata anch’essa nel giro di un paio di giorni dalle reazioni negative degli utenti, contrariati soprattutto dal possibile cambio di condizioni a campionato in corso. Eppure, nonostante il cambio di rotta rispetto alle indiscrezioni, il tema delle utenze doppie è destinato ancora a far discutere. Le sottolineature di Dazn nel comunicato di ieri lasciano pensare che una riflessione sulla questione sia stata comunque effettuata, prima della presa di posizione che ha sgomberato il campo.

 

 

Nello specifico l’azienda - titolare dei diritti per la trasmissione del campionato di Serie A fino al 2024, con 7 partite in esclusiva e 3 in co-esclusiva con Sky in ogni turno - pone l’accento sull’uso «personale e non commerciale» e sulle password da mantenere «al sicuro, i codici di accesso non devono essere condivisi con nessuno o essere in altro modo resi accessibili ad altri». Un chiaro riferimento alle piattaforme di interscambio di utenze che negli ultimi mesi si sono fatte largo su internet, allontanando l’opzione del multiuso dal «contesto domestico» per cui era stata pensata, una fetta che ammonta a circa il 20% dell’utenza globale. Dazn ha infatti ricordato che «in tale contesto, abbiamo consentito la visione su due dispositivi» per poi auspicare «che l’attenzione sollevata dalle indiscrezioni circolate, porti ad una riflessione seria e concreta sul tema degli abusi contrattuali e della pirateria, aspetti che riguardano tutto il mondo delle OTT e non solo DAZN».

 

 

Insomma, la resa dei conti è solo rimandata, probabilmente a fine stagione in vista della campagna per il campionato 2022-23. Un primo spaccato della proposta potrebbe essere analizzato già nell’incontro di martedì al Mise con il ministro Giorgetti e il sottosegretario Ascani, durante il quale Dazn illustrerà «anche le proposte di rimodulazione e ampliamento delle nostre offerte con l’obiettivo di mettere al centro i consumatori». Successivamente si fa largo anche l’ipotesi di un ulteriore incontro con l’Agcom, per un tavolo tecnico riguardante la qualità del servizio e la tutela dei consumatori.

 

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