Lazio travolta a Bologna, il grande ex Mihajlovic castiga Sarri
Lazio travolta al Dall'Ara, il Bologna dei "ragazzi terribili" impedisce a Maurizio Sarri di completare la settimana perfetta. A Bologna il grande ex Mihajlovic confeziona il colpo, con i rossoblù che con una prestazione impeccabile rifilano tre reti ai biancocelesti e tornano a sorridere dopo tre gare senza successi. Caduta che fa rumore quella dei biancocelesti, che erano reduci dalle vittorie nel derby e in Europa League con il Lokomotiv Mosca e mancano l’occasione per tenere il passo delle rivali che li precedono in classifica.
I capitolini pagano di certo la pesante assenza di Immobile ma nel complesso appaiono sottotono e nervosi, nonché incapaci di creare grattacapi a Skorupski. Ben altra prestazione quella del Bologna, che vede la sfida mettersi subito sui binari giusti grazie al micidiale uno-due firmato da Barrow e Theate nei primi 17’. Nella ripresa, Hickey chiude i giochi con la complicità di Reina. I rossoblù agganciano a quota 11 proprio la Lazio e mantengono l’imbattibilità tra le mura amiche. Il tonfo in terra emiliana conferma che Sarri non ha trovato ancora la quadratura del cerchio. Il tecnico biancoceleste conferma dieci uomini su undici rispetto al derby. È Muriqui a sostituire l’infortunato Immobile nel tridente d’attacco completato da Pedro e Felipe Anderson.
A trainare il Bologna, il trio formato da Soriano, Barrow e Arnautovic. Nella difesa a tre di Mihajlovic c’è dal 1’ Soumaoro: giovedì era stato annunciato il forfait del francese per Covid, ma si è rivelata una falsa positività. Rossoblù in vantaggio al quarto d’ora, con un perla di Barrow: il gambiano controlla un lancio di Theate dalle retrovie e dal limite, con il destro a giro, insacca sotto il sette. Reina nulla può. Strada in salita per la formazione di Sarri, che incassa tre minuti dopo il raddoppio: Theate svetta in piena solitudine su corner di Barrow e firma il 2-0.
La Lazio, tramortita, prova a riorganizzarsi. La prima occasione arriva grazie a uno spunto di Felipe Anderson, che si libera di Medel e serve Muriqui: Skorupski blocca. I padroni di casa si portano sottocoperta, i biancocelesti prendono le redini della manovra ma nel complesso accusano stanchezza e poche idee. Muriqi ci prova ancora, stavolta di testa, su cross di Pedro: la palla finisce tra le braccia di Skorupski.
In apertura di ripresa Bologna di nuovo pericoloso con Barrow, che si fa spazio tra Acerbi e Luis Alberto e con il mancino, da ottima posizione, manca lo specchio di un nulla. Sarri opta per il doppio cambio: fuori Milinkovic-Savic e Hysaj, dentro Basic e Lazzari. Nel complesso, però, la scossa auspicata non arriva. Anzi, il Bologna cala il tris: è Hickey a rifilare il colpo del ko, con un rasoterra dal limite sul quale Reina non è certo impeccabile (68’). È la rete che fa calare il sipario sulla contesa. Il nervosismo tradisce Acerbi: ammonito per un braccio largo su Soriano, rivolge qualche parola di troppo a Massa che lo manda sotto la doccia in anticipo: il difensore, al rientro dalla sosta, salterà l’Inter. E non è una bella notizia per la Lazio.