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Valentino Rossi, il post senza ipocrisie di Max Biaggi sorprende tutti

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La rivalità tra Valentino Rossi e Max Biaggi è nota e ha segnato la storia del motociclismo italiano. Nel giorno dell'annuncio del ritiro del Dottore dopo quasi 30 anni sella alle moto da corsa, il collega gli concede l'onore delle armi. 

«Buona Vita Vale! Non abbiamo mai fatto finta di amarci, ma sono sicuro che in pista abbiamo scritto una bella pagina del motociclismo - ha scritto su Instagram Biaggi -  Magari in futuro davanti ad buon bicchiere di vino avremo modo di sorridere, ricordando quei momenti vissuti insieme» .

 

Il «nove volte campione», la «leggenda», il «più mitico», il fuoriclasse dalla «carriera incredibile». Giornali e televisioni di tutto il mondo, o quasi, hanno rilanciato la notizia dell’annuncio del ritiro di Valentino Rossi, 42 anni, che dopo l’ultima gara, domenica, lascerà per sempre le gare. Tutti lo celebrano, con qualche eccezione sorprendente. Il Guardian dedica una grande foto del pilota a ricordo dei suoi nove titoli, e stesso trattamento negli Stati Uniti per la rete Espn che lo definisce «uno dei più grandi di sempre».

 

Il francese l’Equipe scrive che una «leggenda si appresta all’ultimo inchino», ricordando i ventisei anni di carriera e l’ultimo podio, nel Gp d’Andalusia l’anno scorso. Per lo spagnolo ’El Pais’ «lascia il più mitico». «Motorrad-Legende Rossi macht Schluss!» titola la tedesca Bild, «La leggenda della moto Rossi mette la fine!».

 

Nonostante Valentino sia alla guida di una Yamaha, non ha trovato ancora spazio la notizia dell’addio nei siti del giapponese Japan Times e del più diffuso Asahi Shimbun, in gran parte dedicati all’Olimpiade di Tokyo con gli ori di giornata, da quello della lottatrice Risako Kawai a quello dell’azzurro Massimo Stano. Ma Rossi può consolarsi con i piloti del circuito, dal francese Johann Zarco allo spagnolo Maverick Vinales al portoghese della Ktm Miguel Oliveira, per arrivare al campione del mondo in carica, Joann Mirr, che ha definito Valentino il «Michael Jordan delle moto».

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