mental coach
Il segreto di Marcell Jacobs? È questa donna: "Quando ha risolto il rapporto col padre..." cosa rivela la mental coach
Marcell Jacobs l'ha ringraziata per prima dopo aver vinto la storica medaglia d'oro alle Olimpiadi di Tokyo nei 100 metri, la gara regina dei Giochi, facendo sventolare il tricolore dove non avevamo mai osato sperare. Prima della compagna, degli amici, della famiglia. È Nicoletta Romanazzi, "la mia mental coach, senza di lei non sarei qui" ha detto Jacobs ai microfoni di Rai 2 poco dopo aver conquistato la medaglia d'oro.
La motivatrice sportiva ha rivelato qualche giorno i segreti del percorso psicologico che ha portato l'azzurro, nato in Texas da padre americano e madre italiana. Un rapporto iniziato meno di un anno fa e culminato nell'incredibile vittoria di oggi domenica 1 agosto. “Non esistono segreti, però posso dire che fin da subito ho capito che per lui sarebbe stato importante risolvere il rapporto con il padre, essendo lui stesso padre di tre bambini. Questo lo ha sbloccato, adesso entra in pista più consapevole di quello che può fare con le sue gambe. Ha acquisito sicurezza in se stesso, prima arrivava alle gare con molta più ansia”, ha spiegato Romanazzi, che lavora a Roma dove ha uno studio vicino allo Stadio Olimpico, in una intervista alla Gazzetta.
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Incontri, telefonate, lavoro sulla respirazione, questi alcuni degli ingredienti del percorso trionfale verso Tokyo. “Ci sono diversi atleti che hanno un personale migliore del suo. Sulla carta, ripeto sulla carta, è così, molto difficile, ma lui quest’anno ha dimostrato tanto. In gara tutto è possibile, ogni volta dimostra che può fare meglio della volta precedente”, la profezia - azzeccata - della Romanazzi.
Marcell Jacobs è nato in Texas da padre americano, militare di stanza a Vicenza dove ha conosciuto la madre del futuro olimpionico, ma è sempre vissuto in Italia, a Desenzano, e proprio la risoluzione del rapporto col padre sarebbe alla base della sua rinascita sportiva.